Derby Cosenza-Catanzaro: Daspo di 52 anni per gli scontri
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Derby Cosenza-Catanzaro: Daspo di 52 anni per gli scontri

mercoledì 20 marzo, 2024

Undici tifosi giallorossi colpiti da pesanti restrizioni dopo il match

COSENZA - La città di Cosenza è stata teatro di tensioni post-partita a seguito del derby calcistico tra Cosenza e Catanzaro. In un clima di alta tensione, le autorità hanno dovuto prendere misure severe per garantire la sicurezza e l'ordine pubblico. Il questore Giuseppe Cannizzaro ha annunciato l'emissione di undici provvedimenti di Daspo, che colpiscono esclusivamente la tifoseria giallorossa del Catanzaro, con una durata complessiva di 52 anni. Questa decisione segue gli eventi del 3 marzo, quando le due squadre si sono affrontate nel contesto storico dello stadio "San Vito-Marulla".

La Questura di Cosenza ha riferito che il lavoro svolto dagli investigatori della divisione di Polizia anticrimine, con il supporto della Digos e della Polizia scientifica, è stato fondamentale per giungere a tale esito. L'operato delle forze dell'ordine ha incluso l'analisi dettagliata delle immagini acquisite dai filmati della Polizia scientifica, con l'obiettivo di identificare i responsabili degli scontri.

Le indagini non si sono limitate solo al riconoscimento dei facinorosi, ma hanno incluso anche una vasta attività informativa, per prevenire future situazioni di rischio e assicurare che gli eventi sportivi si svolgano in un ambiente sicuro e controllato.

Il provvedimento di Daspo, che sta per "Divieto di Accedere alle manifestazioni Sportive", è uno strumento normativo utilizzato in Italia per prevenire la violenza negli eventi sportivi. I destinatari di tali misure sono sottoposti a restrizioni che impediscono loro di partecipare a eventi sportivi per un periodo di tempo determinato, a seconda della gravità delle loro azioni.

Il questore Cannizzaro ha rimarcato l'importanza del lavoro di squadra e della cooperazione tra le varie divisioni delle forze dell'ordine, elogiando l'impegno e la professionalità degli agenti coinvolti. Ha inoltre assicurato che l'attività investigativa e amministrativa proseguirà con determinazione per assicurare che episodi simili non si ripetano in futuro.

La comunità sportiva e la cittadinanza sia di Cosenza che  di Catanzaro si augurano che tali misure possano servire da deterrente contro la violenza negli stadi, riaffermando il messaggio che il calcio dovrebbe essere un'occasione di festa e aggregazione, non di scontro e disordine.


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