Dell'Utri: dal Libano arriva il sì all'estradizione in Italia
Cronaca Lazio Roma

Dell'Utri: dal Libano arriva il sì all'estradizione in Italia

venerdì 16 maggio, 2014

BEIRUT, 16 MAGGIO 2014 - Marcello Dell'Utri ha le ore contate. Dopo essere stato condananto a 7 anni di carcere per «concorso esterno in associazione mafiosa», arriva il via libera dal Libano per l'estradizione in Italia, che avverrà la prossima settimana, probabilmente giovedì.

La decisione è stata presa dal giudice Ahmad Al Ayubi che segue il caso per il Ministero della Giustizia su richiesta del governo italiano. Il Consiglio dei ministri libanese ha deciso di non opporsi al rientro in Italia ed il Ministero della Giustizia ha quindi avuto l'autorizzazione a procedere con il decreto per l'estradizione dell'ex senatore di Forza Italia. Il decreto va solo firmato dal primo ministro e dal presidente della Repubblica libanesi. Il giudice ha così commentato la sua decisione: "Il primo ministro e il presidente della Repubblica firmeranno a loro volta il decreto nei prossimi giorni e quindi il signor Dell'Utri sarà probabilmente in Italia giovedì".

L'ultima parola spetta, quindi, al presidente della Repubblica Libanese, ma, come affermato da fonti ministeriali a La Stampa, non ci dovrebbero essere ostacoli all'estradizione: "L’amicizia con l’ex Presidente della Repubblica Amin Gemayel potrà incidere poco  e del resto Berlusconi non è più così potente in Italia. Dell’Utri è oramai una zavorra che imbarazza il nostro governo. Per non parlare poi dei rapporti economici tra i due Paesi, che non possono essere compromessi da un grave incidente diplomatico-giudiziario".

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L'avvocato di Dell'Utri, Massimo Krogh, dichiara: "E’ prematuro formulare ipotesi su quando tornerà in Italia", ed i legali aspettano anche le motivazioni della sentenza per presentare ricorso alla Corte europea di Strasburgo.

Silvio Berlusconi, venuto a conoscenza della notizia del ritorno in Italia di Dell'Utri, ha affermato: "L'estradizione di Dell'Utri è una cosa che non riesco a commentare. Dico soltanto che sono smentiti tutti quelli che pensavano che fosse andato là per evadere e diventare un latitante. Essendo persona molto intelligente non avrebbe mai scelto un Paese cha ha un accordo di estradizione con l'Italia".

Valentina D'Andrea


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