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ROMA, 03 APRILE 2013 – Dopo che era già slittato questa mattina - dalle 10 alle 19 - subisce un ulteriore rinvio il Consiglio dei ministri che avrebbe dovuto perfezionare il testo del decreto sui debiti commerciali della Pubblica Amministrazione. «Il ministro dell'Economia e Finanze Vittorio Grilli, in accordo con il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, anche a seguito delle articolate risoluzioni approvate ieri da Camera e Senato, ha fatto presente al presidente del Consiglio l'opportunità di proseguire gli approfondimenti necessari per definire il testo del decreto sui pagamenti dei debiti commerciali della Pa. Pertanto il Consiglio dei ministri previsto per oggi si terrà nei prossimi giorni», puntualizza una nota di palazzo Chigi.
Nel corso della giornata, fonti di governo avevano provveduto a chiarire che non ci sarebbe stato alcun anticipo dell'aumento dell'addizionale Irpef regionale nel decreto per lo sblocco dei debiti Pa. «Stando alle risoluzioni approvate ieri in Parlamento, l'aumento delle imposte per i cittadini non risulta agli atti anche perché c'è stata una presa di posizione molto forte di tutti i partiti. Si tratta di indiscrezioni giornalistiche», ha dichiarato il viceministro del Lavoro e delle politiche sociali Michel Martone ad Agorà, su Rai Tre. [MORE]
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Sull’importanza di approvare il suddetto decreto in tempi stretti – tra le altre cose - si aggiunge una stima della Cgia di Mestre, secondo cui «dall'inizio della crisi ad oggi sono già fallite 15 mila imprese a causa dei ritardati pagamenti. Sono stati 60 mila i posti di lavoro persi». A ciò si aggiunge anche il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, che ha dichiarato: «Le imprese stanno soffrendo disperatamente per mancanza di credito. Serve perciò un segnale forte per poter pensare ad una ripartenza dell'economia reale del Paese».
(fonte: Adnkronos)
Rosy Merola