Dati personali, accordo UE - Giappone su protezione e libera circolazione
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BRUXELLES, 17 GIUGNO – Protezione e libera circolazione, sono queste le due parole chiave intorno alle quali ruota l’accordo concluso tra Unione Europea e Giappone sull’adeguatezza reciproca dei sistemi di tutela dei dati personali che dovrebbe dare il là al libero scambio dei dati tra Bruxelles e Tokyo.[MORE]
A dare la notizia è stata la Commissione Europea con una nota diffusa in mattinata. In breve, l’accordo porterà a considerare il Giappone alla stregua di un Paese membro dell’Unione per quanto concerne il trattamento dei dati personali. “Giappone e Unione sono già partner strategici. I dati sono la benzina dell’economia globale e questo accordo permetterà agli stessi di viaggiare in modo sicuro a beneficio dei nostri cittadini e delle nostre economie”, così la commissaria responsabile della Giustizia Vera Jourova ha salutato la novità.
“Insieme”, ha proseguito Jourova, “possiamo determinare gli standard globali per la protezione dei dati e dimostrare leadership comune in questo settore importante”.
Ma cosa prevede il testo? Il perno centrale dell’intesa euro-nipponica è il mutuo riconoscimento dei livelli di protezione dei dati da parte di Unione e Giappone, a fini commerciali ed anche per scopi di pubblica sicurezza. Tokyo dovrà dunque adeguarsi agli standard europei, impegnandosi a garantire ulteriori tutele per i dati dei cittadini UE. Contemporaneamente, sarà necessario assicurare una stretta sulle condizioni per il trasferimento dei dati a Paesi terzi.
L’accordo, che sarà applicabile anche alle imprese giapponesi che importano dati dall’Unione, consentirà a Tokyo di entrare nella ristretta cerchia di Stati cui la Commissione Europea riconosce l’adeguatezza nel trattamento dati, e che attualmente annovera tra gli altri Argentina, Israele, Nuova Zelanda, Svizzera ed Uruguay.
Paolo Fernandes
Foto: euroconsulting.be