Danni maltempo, Abbanoa allerta: "Acqua non potabile in una cinquantina di comuni dell'Isola"
Cronaca Sardegna

Danni maltempo, Abbanoa allerta: "Acqua non potabile in una cinquantina di comuni dell'Isola"

venerdì 25 novembre, 2011

CAGLIARI, 25 NOVEMBRE 2011 - E’ certamente lontano l’allarme lanciato qualche tempo fa dal presidente dell'Ordine dei Geologi della Sardegna, relativo all’imminente rischio siccità dell’Isola. [MORE]

In molti centri della Sardegna, come traspare dai dati diffusi dall’agenzia regionale per l’ambiente (Arpas), l’ultima ondata di maltempo, ha portato, tra domenica 20 novembre e mercoledì 23, a registrare il record di precipitazioni in molti centri. Ma se l’allarme siccità pare ora scongiurato, ne è sopraggiunto un altro e stavolta a lanciarlo è Abbanoa, gestore unico del servizio idrico nell’Isola, che rende noti i danni prodotti dalle forti piogge “la funzionalità di alcuni impianti di potabilizzazione è stata compromessa”, da ciò consegue che in circa cinquanta Comuni della Sardegna, la torbidità dell’acqua e la presenza di detriti nei bacini ne mettono a rischio la potabilità.

Abbanoa ha reso noto che sono sei gli impianti di potabilizzazione danneggiati dall’ingente quantità d’acqua scesa in poche ore, e dunque gli impianti in cui il rischio della potabilità dell’acqua è presente: l’impianto dell’impianto di Torrei, che serve 18 Comuni, quello del Flumendosa, l’impianto di Donori, di Sestu, e di Villacidro, ciascuno dei quali gestisce svariati comuni, per esattezza i Comuni rimasti senza acqua potabile sono 52.

Ad aggravare la loro già difficile condizione, spiega Sandro Murtas, direttore generale di Abbanoa, il fatto che “Nella maggior parte dei Comuni le reti di raccolta delle acque piovane, di competenza comunale, sono state collegate alle reti fognarie E' stato fatto quello che è espressamente escluso dalla legge - continua Murtas- sulle reti fognarie adesso sta confluendo tutto ciò che le acque piovane trovano nel loro percorso: nella migliore delle ipotesi fango, foglie, rami e detriti in genere raccolti nelle strade. Una bomba che ostruisce le reti o danneggia gli impianti di pompaggio ed i depuratori. Il danno ambientale é una evidente conseguenza". Murtas sottolinea che "Solo in alcuni Comuni virtuosi, che nel tempo hanno investito sugli impianti, ci sono condizioni ideali per la normale gestione anche delle emergenze, come nel caso di copiose precipitazioni", e conclude mettendo in risalto il fatto che "In Sardegna l'acqua potabile non esiste", spiega infatti come l'Abbanoa, di cui é direttore generale, "Potabilizzi il 90% dell'acqua che poi rende alla clientela: triste primato nazionale, contro la media del 25% delle altre regioni italiane".
 

Sara Marci

 


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