Danni alla Fiumarella nel quartiere Santa Maria: situazione nota, occorrono ingenti risorse
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CATANZARO, 25 NOVEMBRE 2013 – Di seguito una dichiarazione del commissario straordinario della Provincia di Catanzaro, Wanda Ferro, a proposito dei danni alluvionali subiti dalla Fiumarella nel quartiere Santa Maria di Catanzaro: “Ringrazio Marcello Mancuso per lo spirito costruttivo con cui ha voluto segnalare i danni subiti dal torrente Fiumarella nel tratto che attraversa il quartiere Santa Maria di Catanzaro a causa dell’alluvione del 19 novembre scorso e di quelle precedenti. Situazioni di cui peraltro la Provincia è a conoscenza, poiché gli uffici tecnici monitorano costantemente l’intero reticolo idrografico del territorio provinciale, e ha già programmato gli interventi secondo un ordine di priorità che ormai dal 2009 è stato comunicato al governo nazionale attraverso il Comip.
Purtroppo, contrariamente a quanto pensa ottimisticamente Mancuso, il mio semplice intervento, per quanto autorevole, non può bastare a mettere in atto tutto quanto necessario per la messa in sicurezza dell’alveo della Fiumarella e di tutta la miriade di corsi d’acqua che attraversano il nostro territorio.
La Provincia ha investito un milione di euro nella Fiumarella per interventi che certamente hanno evitato che il maltempo arrecasse danni ancora più gravi al quartiere. Mancuso, che è stato amministratore pubblico, sa bene che occorrono consistenti risorse per mettere adeguatamente in sicurezza il torrente. Risorse che da anni attendiamo, attraverso la Regione, dal Governo nazionale, che evidentemente preferisce non investire nella prevenzione per poi essere costretto a riparare ad enormi disastri, ampiamente annunciati, con spese moltiplicate a dismisura, disagi e rischi per le popolazioni.
Sono costretta ancora una volta a ricordare, infatti che rispetto alla manutenzione dei fiumi le Province hanno competenza soltanto sulla carta, essendo tuttora inattuati gli accordi sottoscritti nel 2006 con la precedente giunta regionale, che prevedevano, insieme al trasferimento delle competenze alle Province, le relative risorse strumentali, economiche e di personale, in particolare operai forestali e sorveglianti idraulici. Ad oggi gli enti intermedi si sono visti trasferire soltanto le responsabilità, civili e penali, senza le risorse necessarie per realizzare tutti i necessari interventi, già programmati, di manutenzione dei corsi d’acqua e di prevenzione del rischio idrogeologico. Senza la disponibilità di queste risorse da parte del Governo sarà impossibile garantire ai cittadini la realizzazione degli interventi infrastrutturali per la messa in sicurezza del territorio, e torneremo ancora a parlare di disastri annunciati”.[MORE]