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MILANO, 20 MARZO 2015 - La città di Milano è ormai pronta ad ospitare, dal primo maggio al 31 ottobre del 2015, “l’Esposizione Universale” ovvero l’Expo 2015. Si tratterà del più grande evento mai realizzato sull’alimentazione e la nutrizione il cui slogan è ‘Nutrire il pianeta, energia per la vita’. I Paesi partecipanti (secondo il sito ufficiale dell’Expo saranno 145) mostreranno il meglio delle proprie tecnologie e delle proprie risorse con lo scopo di enfatizzare varie sfaccettature della tematica in oggetto, dalle abitudini alimentari internazionali alla mancanza di cibo, dalle discussioni sugli Ogm fino al problema dell’educazione alimentare. Diversi spazi e allestimenti accoglieranno quello che sarà un vero e proprio parco tematico. [MORE]
A raccogliere il testimone dell’Expo sarà Fico Eataly World, il maxi parco alimentare al Caab di Bologna che verrà inaugurato a fine 2015. " Bologna città metropolitana si presenta all'Expo di Milano con questo biglietto da visita - commenta Merola in una nota - un'impresa di successo, un'iniziativa non estemporanea, ma un polo innovativo e inedito permanente di attrazione a livello europeo sull'enogastronomia italiana. Fico farà della nostra città metropolitana una vera 'City of Food' e un polo di attra-zione per tutto il nostro sistema urbano regionale".
Il progetto vuole infatti raccontare al mondo l’eccellenza enogastronomica italiana, racchiudendo tradizione, competenza e cultura “made in Italy” in una location strategica come Bologna. Un luogo dove si farà educazione alimentare e ambientale. Diversi gli investitori privati che partecipano al progetto ideato nel 2012 con lo scopo di far parlare dell’Italia e del suo primato in materia di biodiversità, ma anche di creare nuovi posti di lavoro rilanciando il tessuto delle piccole e medie imprese italiane. Obiettivi questi parzialmente sovrapponibili a quelli perseguiti dall’esposizione universale milanese, tralasciando l’estemporaneità di quest’ultima.
Ora, conveniamo tutti sulla complessità quale caratteristica di fondo di ogni grande evento, e notiamo come l’ancora non compiuta realizzazione dei predetti eventi abbia risentito molto degli effetti di questa caratteristica. Varie infatti sono state le di-scussioni e/o le indagini che hanno coinvolto i protagonisti dei progetti, nel caso di Expo facendo lievitare i tempi della sua realizzazione.
Ad ogni modo, fiduciosi sui risultati che la vetrina italiana porterà a casa non appena i due grandi eventi verranno inaugurati, speriamo anche nella rivalorizzazione del nostro mercato interno a partire da un impiego meno precario e più selettivo delle risorse umane qualificate: solo grazie a simili risorse infatti progetti della portata di Expo o Fico potranno ancora es-sere realizzati, riducendo quella complessità prodotta dall’azione simultanea di più soggetti e insita in ogni grande evento.
Luna Isabella