Cuore: cardiologi, crisi mette a dura prova quello degli Italiani
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Catanzaro , 9 dic 2011 - "Il congresso annuale della Sic - ha spiegato il presidente Salvatore Novi - rappresenta un punto di riferimento per quanti si occupano di cuore nel nostro paese. Ma il nostro impegno non si limita solo a una diffusione di conoscenze tra gli addetti ai lavori. [MORE]
E' necessaria una sensibilizzazione verso una migliore 'cultura cardiologica' che investa la societa' civile ma anche le istituzioni. Abbiamo quindi organizzato - ha annunciato - simposi congiunti con la Fondazione italiana cuore e circolazione e simposi piu' squisitamente politici per discutere delle prospettive di sviluppo della cardiologia, in campo assistenziale e accademico. Anche in un contesto economico di continua riduzione di risorse - ha concluso - i cardiologi vogliono affrontare l'unitarieta' della cardiologia nell'ambito dell'assistenza sanitaria, universitaria e ospedaliera, pubblica e privata".
Tradizione nell'innovazione sara' il filo conduttore del congresso, che guardera' alla professione di cardiologo in modo completo perche', come ha sostenuto il presidente della Federazione italiana di cardiologia, Francesco Romeo, "il cardiologo del futuro deve essere dotato di una robusta cultura internista, di una formazione completa e di alto livello specialistico in grado di gestire tutto il percorso clinico-diagnostico e terapeutico del paziente. Questa - ha concluso - e' la sfida dei prossimi anni per i cardiologi di oggi che devono formare i cardiologi di domani"