Crotone, quattro arresti per il pestaggio del poliziotto che uccise Francesco Chimirri
Cronaca Calabria Crotone

Crotone, quattro arresti per il pestaggio del poliziotto che uccise Francesco Chimirri

venerdì 6 dicembre, 2024

Familiari della vittima fermati dai carabinieri a Crotone


CROTONE – I carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto operativo di Crotone hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip nei confronti di quattro familiari di Francesco Chimirri, il 44enne ucciso il 7 ottobre scorso da un colpo di pistola esploso dal vice ispettore di Polizia Giuseppe Sortino. Gli arrestati sono accusati di aver brutalmente aggredito il poliziotto, in un episodio che ha destato profonda indignazione e acceso un acceso dibattito pubblico.


Le accuse: tentato omicidio e altri reati gravi


Gli indagati devono rispondere di tentato omicidio aggravato, lesioni personali pluriaggravate, resistenza e violenza a pubblico ufficiale, porto d'armi o oggetti atti a offendere e danneggiamento aggravato. Gli eventi si sono verificati poco dopo l’incidente mortale in cui il pizzaiolo Chimirri, noto su TikTok per i suoi contenuti social che gli avevano fruttato 158mila follower, ha perso la vita.


La dinamica degli eventi


Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l’episodio ha avuto inizio con un incidente stradale a Isola Capo Rizzuto, nel Crotonese. Chimirri, anziché fermarsi per chiarire la dinamica del sinistro, si sarebbe allontanato. Il vice ispettore Sortino, in borghese e fuori servizio, avrebbe inseguito la vettura del 44enne per invitarlo a chiarire l'accaduto. L’inseguimento si è concluso nel quartiere “Campanaro” di Crotone, noto alle forze dell’ordine per la presenza di numerosi pregiudicati.


Sortino, dopo essersi qualificato, avrebbe richiesto spiegazioni, ma l’incontro si è trasformato rapidamente in una violenta aggressione ai danni del poliziotto. La Procura ha descritto una “brutale colluttazione” durante la quale Sortino ha esploso tre colpi di pistola, uno dei quali ha colpito mortalmente Chimirri.


Un’escalation di violenza


Nelle concitate fasi successive, uno dei figli di Chimirri avrebbe raccolto la pistola del poliziotto, caduta durante la colluttazione, tentando di usarla contro Sortino. L’arma, fortunatamente inceppata, ha evitato ulteriori tragedie. L’arrivo tempestivo dei carabinieri ha riportato la calma, ma non ha evitato il grave pestaggio subito da Sortino, ricoverato successivamente per gravi traumi al volto.


Un caso complesso


Il vice ispettore è attualmente indagato per omicidio, mentre l’arresto dei familiari di Chimirri rappresenta un ulteriore sviluppo in una vicenda che ha scosso profondamente la comunità locale. L’accaduto ha suscitato riflessioni sulla gestione delle situazioni critiche da parte delle forze dell’ordine e sul delicato equilibrio tra legalità e violenza in contesti ad alta tensione.


Le indagini proseguono, mentre si attende che la giustizia faccia chiarezza sull’intera vicenda.


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