

Crotone, dichiarazioni del presidente Vrenna: "Campionato falsato" (Video)
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Crotone, il presidente Vrenna dopo il rinvio di Taranto-Crotone: "Campionato falsato, urge una riforma"
Crotone, 28 febbraio 2025 – Il presidente del Crotone, Gianni Vrenna, ha convocato una conferenza stampa per esprimere il proprio dissenso sulla gestione del campionato di Serie C, definendolo "altamente falsato". Il rinvio della partita Taranto-Crotone è solo l'ultimo episodio di una serie di eventi che, secondo il numero uno del club rossoblù, mettono in discussione la regolarità della competizione.
"Situazione insostenibile, il Crotone ne ha già pagato le conseguenze"
Nel suo intervento, Gianni Vrenna ha ripercorso alcuni episodi del recente passato che hanno penalizzato il Crotone:
"Non più tardi di due giorni fa è uscita la notizia dell’ANSA sul rinvio a giudizio del Chievo Verona. In quella stagione ne fece le spese il Crotone, che militava in Serie A per il terzo anno consecutivo. Non sappiamo cosa sarebbe successo se avessimo avuto la possibilità di consolidarci nella massima serie".
Vrenna ha poi ricordato i problemi legati ai play-off dello scorso anno, rinviati per irregolarità amministrative di alcune squadre:
"Siamo stati un mese fermi e alla prima partita siamo usciti. Quest’anno si ripete lo stesso copione. Da quello che so, non solo il Taranto, ma anche altre società rischiano l’esclusione dal campionato. È questa la regola del calcio? Ora basta".
"Riforma necessaria: non si possono avere 60 squadre in Serie C"
Il presidente del Crotone ha ribadito la necessità di una riforma strutturale della Serie C:
"Non si possono avere 60 squadre, non si possono fare play-off con 30 squadre. O si fa una riforma seria, o il Crotone non investirà più. Se lo avessimo saputo prima, a gennaio avremmo fatto plusvalenze importanti. Ma noi ci abbiamo creduto e ora siamo penalizzati".
Vrenna ha anche parlato delle possibili soluzioni per migliorare il sistema:
"Ho già discusso della questione con il presidente Matteo Marani e con Gabriele Gravina. Servono due gironi di Serie C, come in passato. Oppure pensare a una Serie B2. Le squadre devono avere requisiti chiari: struttura, storia, bacino d’utenza. Non si può iscrivere un club con 2.000 euro per poi ottenere un milione e mezzo di minutaggio sui giovani".
Play-off e radiazioni: Crotone penalizzato
Un altro nodo cruciale riguarda le eventuali esclusioni di squadre in corso di campionato. Il presidente Vrenna ha sottolineato l’impatto che ciò avrebbe sulla classifica del Crotone:
"Se Taranto e Turris vengono escluse, perdiamo sei punti in classifica e due partite. È normale? Poi dovremmo fare i play-off senza giocare l’ultima di campionato? Questo torneo è completamente falsato".
Vrenna ha anche evidenziato la necessità di controlli finanziari più stringenti:
"A noi controllano tutto ogni due mesi, ma non so che verifiche vengano fatte altrove. Ci ritroviamo in un calcio che non è più un prodotto vendibile. Così non si può andare avanti".
Gravina apre alla riforma: "Situazione insostenibile"
Le parole di Gianni Vrenna trovano sponda anche nel presidente della FIGC, Gabriele Gravina, che recentemente ha rilasciato dichiarazioni sulla necessità di una riforma profonda del calcio di terza serie. Un segnale che potrebbe aprire la strada a cambiamenti importanti.
"Abbiamo appuntamenti con altri presidenti per discutere della situazione e porteremo le nostre proposte in assemblea a Firenze", ha concluso Vrenna.
Il futuro della Serie C resta dunque incerto, ma una cosa è chiara: le società più solide e strutturate, come il Crotone, chiedono un cambiamento immediato per evitare che la categoria diventi sempre più insostenibile.