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ROMA, 01 GIUGNO 2015 – Secondo quanto reso noto da Adaci e Markit Economics, l'indice Pmi manifatturiero dell'Italia sale a maggio a 54,8 (da 53,8 della precedente rilevazione), superando le attese di mercato e toccando il livello più alto da aprile 2011. Per il quarto mese consecutivo, tale indice si assesta sopra quota 50, “soglia di demarcazione fra espansione e contrazione del ciclo”.[MORE]
In merito alla sorpresa italiana, spinta dall’export, Phil Smith di Markit ha commentato: «A giocare una grossa parte nei recenti miglioramenti è stata la crescita dei nuovi ordini esteri che a maggio hanno raggiunto l’espansione più forte in quasi un anno a causa di una migliore concorrenzialità sul mercato estero».
Nell’Eurozona, il Pmi manifatturiero - relativamente al mese di maggio - ha registrato un calo a 52,2 punti (da 52,3 punti di aprile), a discapito di un’attesa di 52,3 punti. Mentre in Francia l’indice Pmi è cresciuto lievemente, balza a 49,4 (dai 49,3 punti di aprile), in Germania è sceso a 51,1 (da 52,1 di aprile).
Per Chris Williamson, Chief Economist presso Markit, «I dati finali del PMI hanno riportato valori leggermente al di sotto della stima flash, segnalando comunque come i manifatturieri della zona euro si stiano godendo la loro migliore ondata di crescita in un anno».
Domenico Carelli
(Foto: stopeuro.org)