Crisi Grecia, partecipazione a swap all'85,8%. Dalla Ue: Ok agli aiuti
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MILANO, 09 MARZO 2012- Esito positivo per quanto riguarda l'adesione al credit swap sul debito sovrano della Grecia, toccando quota 85,8%. Nello specifico, al fine di scongiurare il default della Grecia, il tasso di partecipazione del settore privato allo scambio di titoli di Stato si sarebbe dovuto raggiungere la quota di adesione almeno pari al 75%, mentre il governo di Atene puntava al 90%.
Le adesioni dei creditori privati sotto la legislazione greca, si traducono in 152 miliardi di euro, mentre quelli sottoposti a legislazione internazionale hanno toccato i 20 miliardi corrispondente al 69% del totale. Ad evidenziarlo, una nota del Governo di Atene, che ha dichiarato "che attiverà, se riceverà il via libera dalla troika, le clausole di azione collettiva (Cac) che obbligano i creditori privati detentori di bond che rientrano nella legge greca ad accettare obbligatoriamente lo swap sul debito. In questo caso le adesioni arriveranno al 95,7%".
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Quest'ultima decisione dipenderà dalla troika Bce, Ue e Fmi. La questione è molto delicata, dato che potrebbe far scattare i Cds, cioè i credit default swap, contratti di assicurazione sul debito greco, che ammontano a 3,25 miliardi netti e a un noziale pari a 70 miliardi di euro. Tuttavia, avverte il ministro delle Finanze Evangelos Venizelos nel corso della conferenza stampa, "Mancano sette miliardi per raggiungere la cancellazione del 100% di 107 miliardi di debito greco". Venizelos, ha proceduto poi a ringraziare da parte della Grecia i creditori del Paese, "Vorrei, da parte della Grecia, esprimere la mia stima a tutti i nostri creditori che hanno sostenuto il nostro ambizioso programma di riforme e che hanno condiviso i sacrifici del popolo greco in questo sforzo storico. Con il sostegno delle istituzioni e dei creditori privati, la Grecia continuerà ad attuare le misure necessarie per raggiungere le riforme economiche e istituzionali per le quali si è impegnata e che riporteranno la Grecia sulla strada dello sviluppo sostenibile".
In una nota, il presidente Jean Claude Juncker ha sostenuto che, "Ora ci sono le condizioni per il via libera finale dell'Eurozona al secondo pacchetto di aiuti alla Grecia". La nota prosegue sottolineando il fatto che, "La Grecia ha rispettato in modo soddisfacente quanto gli altri governi hanno chiesto come condizione per ottenere il nuovo prestito". PEr quanto riguarda il ruolo del Fmi, Juncker lo ha esortato a contribuire in misura importante, anche se, da indiscrezioni, la sua eventuale partecipazione dovrebbe essere in misura inferiore a un terzo. Sull'operazione, la Commissione europea, attraverso il commissario agli Affari Economici Olli Rehn, ha dichirato di essere "molto soddisfatta dell'ampio e positivo risultato dello scambio di debito volontario in Grecia. Ciò dimostra il forte sostegno agli accordi raggiunti in febbraio sul secondo programma per la Grecia".
(Fonte: Il Sole 24 ore)
Rosy Merola