Crisi economica: cala la fiducia e aumentano le disuguaglianze
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ROMA, 11 FEBBRAIO - Il Rapporto Tecnè 2016 sulla qualità dello sviluppo prodotto per la Fondazione Di Vittorio (Istituto per la ricerca Cgil) traccia le linee di un'Italia che cresce poco e con una ricchezza sempre più concentrata e focalizzata sulla sfera privata dei cittadini, mentre si riduce lo spazio pubblico. [MORE]
L'indice generale sulla qualità dello sviluppo diminuisce da 100 a 99 con un peggioramento nel Nord - da 110 a 109 il Nord Ovest, da 115 a 113 il Nord Est - e nel Centro si perde un punto da 103 a 102, ma è il Mezzogiorno a rimanere sempre un passo indietro rispetto al resto del Paese e fermo ad un punteggio di 85.
Dati incoraggianti si registrano circa la soddisfazione personale e la fiducia interpersonale, in crescita rispetto al 2015, ma il vorticoso crollo è tutto per la fiducia economica a 76 punti.
Gli standard abitativi scendono da 100 a 98 punti (Trentino a 122) ma aumentano i beni posseduti dalle famiglie (da 100 a 104).
Dalla ricerca Tecnè sulla qualità dello sviluppo "emerge la fotografia di un Paese in cui la ricchezza tende sempre di più a concentrarsi" e in cui le persone vedono sempre più difficile uscire da una situazione di difficoltà: lo afferma il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso commentando lo studio stesso e chiedendo al Governo di cambiare le politiche economico sociali. "Rispetto al 2015 - continua il leader della Cgil - nel 2016 calano drasticamente le previsioni sulla crescita economica dell'Italia, quelle sulla propria situazione personale e sulle prospettive di crescita dell'occupazione. Come pure diminuisce notevolmente il concetto di partecipazione sociale. È sempre più evidente - sottolinea - la necessità di cambiare rotta rispetto le politiche economiche e sociali”.
Fonte immagine unità
Claudia Cavaliere