Crisi, Cipro si rivolge a Mosca. Ue: «Nicosia presenti uno scenario alternativo»
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BRUXELLES, 20 MARZO 2013 - «Sta alle autorità cipriote presentare uno scenario alternativo, rispettando i criteri della sostenibilità del debito ed i corrispondenti parametri finanziari stabiliti sabato scorso», così si è espressa la Commissione europea, a seguito del 'no' del Parlamento di Nicosia al programma di assistenza finanziaria concordato con l'Eurogruppo.
Sottolineando che la Commissione «ha fatto il massimo per assistere Cipro e per lavorare ad una soluzione costruttiva», l’esecutivo Ue ha proseguito aggiungendo che considerava «accettabile una soluzione che salvasse i depositi sotto i 100mila euro, ma le autorità cipriote non hanno accettato».
A tal riguardo, è intervenuta anche la cancelliera tedesca Angela Merkel, che ha dichiarato che la Germania «vuole una soluzione e continuerà ad esaminare le proposte avanzate da Cipro: ma l'importante è che l'isola abbia in futuro un settore bancario sostenibile, perché oggi non lo è». Per la Merkel «il settore bancario deve contribuire alla gestione del debito di Cipro che è un nostro partner nell'Eurozona: per questo siamo obbligati a trovare insieme una soluzione». [MORE]
Intanto, il governo di Nicosia sta cercando di trovare un’alternativa per reperire i 5,8 miliardi di euro che Bruxelles chiede per avere in cambio 10 miliardi di euro di prestiti. Per questo, il ministro delle finanze, Michalis Sarris, si è recato a Mosca per cercare aiuto dal governo russo. Tuttavia, fino a questo momento, anche da Mosca fumata nera. Secondo le indiscrezioni, le discussioni si starebbero concentrando su una possibile estensione di 5 anni di un prestito da 2,5 miliardi di euro stipulato con la Russia nel 2011 e che Nicosia dovrà rimborsare entro il 2016, a cui si dovrebbe aggiungere la riduzione del tasso di interesse sul prestito stesso, al momento del 4,5%. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, Cipro – altresì - sarebbe pronta a accordare a Mosca quote significative nei suoi nuovi progetti nel settore del gas, oltre che il controllo dei consigli di amministrazione delle banche locali in cambio dell'applicazione di una super tassa - che dovrebbe oscillare fra il 20 e il 30 per cento - sui depositi russi in tali istituti.
In base a quanto riportato dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov – nella serata di ieri - Vladimir Putin ha parlato al telefono con il presidente di Cipro Nicos Anastasiades «per analizzare insieme la situazione economica di Cipro alla luce delle proposte di bailout dell'eurogruppo», puntualizzando che «Putin ha espresso la sua preoccupazione per l'introduzione di qualsiasi misura che possa danneggiare gli interessi di compagnie e individui russi. Putin ha quindi ribadito la posizione russa sui modi per risolvere la crisi di Cipro, definendo il prelievo forzoso come ''ingiusto, non professionale e pericoloso».
E, a causa della gravità della situazione, si è appreso che: «La Chiesa ed i monasteri hanno messo a disposizione tutto quello in loro possesso per salvare il paese». A dichiararlo l'arcivescovo ortodosso cipriota Chrysostomos oggi, a seguito di un incontro con il presidente Anastasiades Nikos.
Infine, come ha riferito la tv statale, le banche cipriote resteranno chiuse anche nella giornata di domani, anche se ancora dalla banca centrale non c’è stata alcuna comunicazione ufficiale in merito.
(fonte: Ansa, Adnkronos)
Rosy Merola