Criminalita': Operazione 'black out' Polizia e Cfs, sgominata gang del rame, arresti
Cronaca Calabria

Criminalita': Operazione 'black out' Polizia e Cfs, sgominata gang del rame, arresti

martedì 29 marzo, 2016

COSENZA, 29 MARZO 2016 - Sono in tutto 13 le misure cautelari eseguite stamane a conclusione di un'indagine congiunta di Polizia di Stato e Corpo Forestale dello Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Cosenza, contro un'organizzazione che riciclava rame rubatograzie alla complicita' di imprenditori del settore che mettevano a disposizione le loro aziende per la ricettazione di metallo di c provenienza furtiva.

Le indagini effettuate dalla Squadra Mobile della Questura di Cosenza e dal Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale del Comando Provinciale di Cosenza hanno portato questa mattina all'esecuzione della misura cautelare degli arresti domiciliari per 4 persone, e all'esecuzione di ulteriori 9 misure cautelari per altrettante persone. Sono stati contestati i reati di attivita' organizzata per il traffico illecito di rifiuti, ricettazione aggravata e associazione per delinquere.  [MORE]

La complessa indagine, coordinata dal Procuratore capo Dario Granieri, dal Procuratore aggiunto Marisa Manzini e dai sostituti procuratori Salvatore Di Maio, Domenico Assumma e Domenico Frascino, e' durata diversi mesi. Secondo gli inquirenti, All'interno delle aziende "Autodemolizioni Franco Carriere srl" e "F.lli Bartucci Snc" di San Pietro in Guarano (cs) , confluivano ingenti quantitativi di cavi in rame rubati a societa' operanti nel settore energetico, dei trasporti e delle telecomunicazioni, materiale che veniva poi destinato alla ditta Ecotek srl di San Pietro Lametino (Cz). La refurtiva veniva conferita alle aziende da personaggi, alcuni dei quali destinatari delle misure cautelari, organici all'organizzazione. Il rame, sia "pulito" che bruciato, riciclato e' stato quantificato dagli investigatori, grazie ad attivita' di videosorveglianza e intercettazioni, in decine di tonnellate.

Il metallo veniva sigillato in containers e sistemato sotto uno strato di pneumatici fuori uso o nascosto all'interno dei veicoli da demolire accatastati all'interno dei piazzali delle aziende per poi essere caricato a bordo di mezzi dove veniva nascosto sotto altri tipi di rifiuti e inviato alla Ecotek di Lamezia Terme (Cz) che provvedeva a inserire il materiale nel mercato legale. Gli spostamenti, che avvenivano con frequenza, sono stati costantemente monitorati nel tempo dagli investigatori della Polizia di Stato e del Corpo Forestale. Il giro d'affari e' stato stimato dagli investigatori in oltre 1.500.000 euro.

Questa mattina e' scattato il sequestro di numerosi beni aziendali, dei mezzi utilizzati per il trasporto e sono state eseguite tredici misure cautelari personali a carico di Franco Carriere, 43 anni, di Cosenza; Francesco Bartucci 44 anni, pure di Cosenza; Fabio Angelo Perri 44 annie Giuseppe Lucchino di 34, di lamezia Terme; Silvio Ciardullo, 33 anni, di Cosenza; Daniel Adam 34 anni, di nazionalita' rumena; Andrei Cotet 35 anni, rumeno; Marcello Munegato 42 anni, di Castiglione Cosentino; Raffaele Carlini di Cosenza 56 anni e Marco Mauro di 32, entrambi cosentini; Francesco Bevilacqua di 23 anni, cosentino; Rosario Bandiera, 34 anni, e Giovannino Gallo, 32, di Lamezia. Nel corso delle operazioni sono state eseguite perquisizioni all'interno delle aziende coinvolte.

Enel, Telecom e Fs nel mirino della "gang" del rame E' iniziata nell'autunno del 2014, a seguito di numerose interruzione dell'energia elettrica e delle comunicazioni telefoniche. Infatti le vittime dei furti di rame sono soprattutto Enel, Ferrovie dello Stato e Telecom Italia. Addirittura, per un furto di rame, dovette rimanere chiusa per tre giorni la linea ferroviaria Cosenza-Paola. Nel corso delle attivita' ispettive sono stati sequestrati circa 6500 kg di rame. Solo stamattina ne sono stati trovati altri 400 kg, la cui provenienza e' adesso al vaglio degli inquirenti.

Coinvolte due aziende dell'hinterland cosentino, la "Autodemolizioni Franco Carriere srl" di Cosenza e la "F.lli Bartucci Snc" di San Pietro in Guarano (CS), che avrebbero fatto da collettori del rame trafugato, che poi veniva mischiato a carichi di gomme o altri materiali e trasferito nel catanzarese, dove veniva lavorato presso la ditta Ecotek srl di San Pietro Lametino (CZ). Il rame veniva poi smerciato al Nord, per un giro d'affari stimato in oltre 1.500.000 euro all'anno. Sequestrati stamattina numerosi beni aziendali e mezzi utilizzati per il trasporto e la lavorazione del metallo. (Agi)


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