Costa Concordia, per la Cassazione Schettino non merita le attenuanti
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ROMA, 19 LUGLIO 2017 - Dato "l'elevato numero di vittime e di persone lese" Francesco Schettino non merita attenuanti per il naufragio della Costa Concordia, avvenuto al largo dell'isola del Giglio il 13 gennaio 2012. [MORE]
Questo è quanto scrive la Cassazione nelle motivazioni della sentenza pronunciata il 12 maggio scorso. L'ex comandante della nave è stato condannato in via definitiva a 16 anni di carcere.
In particolare, i togati della Corte si soffermano sulla "plurioffensività delle condotte illecite" che hanno inciso su "molteplici beni di rilevanza costituzionale" e che "hanno colpito la vita e l'incolumità delle persone, con 32 morti e 193 persone lese, molte delle quali costrette a vivere esperienze assolutamente drammatiche, sconvolgenti, inenarrabili".
La Cassazione, condividendo le conclusioni dei giudici del merito, ricorda inoltre i "gravissimi danni causati all'ambiente, in un tratto di mare di eccezionale pregio, tutelato dalla normativa nazionale e comunitaria, in considerazione anche della presenza di popolamenti a elevata biodiversità con deturpamento sia per diretto danneggiamento del fondale Le Scole e della scogliera della Gabbianara, sia per la presenza sul posto del relitto, protrattasi per circa 2 anni e mezzo, con evidenti proiezioni anche nel tempo futuro".
Per la Corte, dunque, gli "ingentissimi danni patrimoniali cagionati nel loro complesso alle persone offese" non rendono Schettino meritevole di delle attenuanti richieste.
Daniele Basili
immagine da corsoitalianews.it