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ROMA, 2 MAGGIO 2013 - Il Presidente del Consiglio è Enrico Letta e il Governo di larghe intese si è formato. Diverse le reazioni delle forze politiche. Domenica mattina 28 aprile nel centro storico di Roma intorno alle 11.40, davanti a Palazzo Chigi, un uomo di 49 anni ha sparato 6 colpi di pistola contro il cordone di sicurezza formato da carabinieri proprio mentre il nuovo governo Letta stava giurando al Quirinale con il presidente Giorgio Napolitano.
«Manca solo la pace nel mondo, per il resto c’è tutto», così il vice capogruppo del M5S alla Camera Riccardo Nuti ha commentato così il discorso con cui Enrico Letta ha chiesto la fiducia alla Camera. Un discorso ch a riscontrato diversi applausi . «Musica per le nostre orecchie» ha detto il segretario del Pdl. Anche Pier Luigi Bersani ha detto la sua: «Bene, l’impostazione è giusta. Ci sono le condizioni per far camminare questo governo». Enrico Letta sarà degno di ricoprire questa carica?
Avendo passato positivamente il giudizio alla Camera e al Senato, direi che Letta è degno di ricoprire questa carica. Non è per banalizzare o per dare una lettura semplicistica di ciò che sta accadendo nel Paese, ma veramente c’è bisogno di ritornare nel solco istituzionale. In questi ultimi due mesi abbiamo assistito ad ogni sorta di esternazione e ad un uso bieco della piazza. Ci sono sedi appropriate per ogni tipo di contestazione ed opposizione, la Costituzione le garantisce. Letta è stato incaricato di formare il governo? Dunque, dovendo ottenere la fiducia alla Camera e al Senato, lì lo si può contestare. Ha ottenuto la fiducia? È sempre possibile fare una opposizione dura e responsabile. Ma per favore basta con questa pseudo-democrazia diretta/telematica/catodica![MORE]
Il tanto temuto governo di larghe intese si è formato. Nonostante la freddezza del M5S, Sel e parte dei deputati leghisti. Era davvero necessario o ritieni ci potessero essere altre soluzioni per il Paese? Pd e Pdl riusciranno a convivere?
Tante, tantissime persone non vedono di buon occhio questo governo di larghe intese fra Pd e Pdl, comprensibilmente. Sel ha scelto di stare all’opposizione, come pure il M5S. Ma le opportunità di formare un governo diverso da quello attuale ci sono state; Bersani ha passato gli ultimi due mesi a cercare una impossibile quadratura del cerchio. Il Paese ha bisogno di un governo per fare alcune riforme e approvare alcune leggi, a questo punto preferisco concedere il beneficio del dubbio ad un patto “scellerato”agli occhi di molti, ma che faccia, che realizzi, che governi, piuttosto che continuare il balletto al quale la nazione ha assistito per un bimestre. Se Pd e Pdl riusciranno a fare cose buone e a convivere, raccoglieranno poi i frutti di ciò che hanno seminato, altrimenti verranno puniti alle prossime elezioni che sicuramente non saranno fra cinque anni. Ciò che è sicuro è che questo sarà un governo ad orologeria, bisogna solo capire quanta carica gli è stata data.
«Con il governo Letta il terzo giorno è resuscitato Barabba» scrive il leader M5S su facebook, commentando la nascita dell'esecutivo guidato da Enrico Letta. «Più di otto milioni di italiani che hanno dato il loro voto al M5S sono considerati intrusi, cani in chiesa, terzi incomodi, disprezzati come dei poveri coglioni di passaggio».
Certe affermazioni sono decisamente fuori luogo e dimostrano tutta l’ingenuità e impreparazione di questa “nuova” classe dirigente. Nel corso delle lunghe settimane passate molte trattative hanno avuto luogo in Parlamento, molte di queste non hanno portato poi ad accordi, ma le occasioni non sono mancate. Chiaramente, come più volte ribadito, la politica è fatta di incontri e scontri, di relazioni politiche e diplomatiche, di compromessi. Questo processo ha da sempre dato vita alle forze di governo e alle opposizioni. Nella nostra storia repubblicana, si ricordano importanti opposizioni, degne di tutto il rispetto possibile; perché dunque usare questo linguaggio? A mio avviso si cerca, aldilà delle dichiarazioni ufficiali, di agitare gli animi, di esasperare la situazione. Gli italiani sono già sufficientemente sotto pressione. Le persone elette in Parlamento sono state chiamate a rappresentarci, il vittimismo di alcuni di loro o il tentativo di nascondersi dietro la piazza e i milioni di voti ricevuti gettano discredito su tutta la categoria dei parlamentari e nuoce sul piano istituzionale. Costoro devono imparare ad agire da politici, da rappresentanti del popolo, i mezzi ci sono, che imparino ad usarli propriamente. Noi nel frattempo abbiamo anche altro a cui pensare, sennò saremmo andati noi.
Battesimo agitato nuovo Governo italiano. La cerimonia al Quirinale è stata rovinata da un uomo che, fermato casualmente dai carabinieri, ha cominciato a sparare ferendo due militari, uno in modo molto grave. In molti hanno pensato che l'attentatore fosse uno squilibrato, invece era un disperato. Nessuno ha capito che non è l'unico nel Paese. Questa tragedia dovrebbe far riflettere.
Bisogna premettere che non si può giustificare un gesto del genere con la disperazione, altrimenti saremmo tutti in strada a sparare. Detto questo concordo sul fatto che in Italia la situazione di molte persone, famiglie ed imprese sia disperata. Mi auguro anche che la rimozione almeno parziale delle cause di tanta disperazione sia una priorità del nuovo governo. Il gesto compiuto da quest’uomo davanti al Quirinale è un gesto insano, tanto grave quanto inutile, dettato forse più dall’ignoranza che dalla disperazione. Innanzitutto l’eliminazione fisica del proprio nemico lo rende spesso un martire, peggiorando di molto la situazione. Davvero costui credeva che uccidendo un paio di politici avrebbe risolto i suoi problemi? Povero illuso. Ha sparato su due carabinieri che stavano facendo il proprio lavoro. Non ha idea, e qua sta l’ignoranza, in che mare di guai si è cacciato adesso. Ciò che deve fare riflettere non è l’epilogo di questa storia ma bensì l’inizio di questa tragedia. È la totale assenza dello Stato sociale che crea i presupposti per questo genere di azioni. È la perdita di contatto della politica e delle istituzioni con il popolo che genera sconforto e in alcuni casi reazioni violente. La mancanza di prospettive e speranza che schiaccia buona parte degli italiani è terreno fertile per gesti estremi.
Giorni dopo la sparatoria avvenuta davanti a Palazzo Chigi, il M5S si difende dalle accuse mosse da alcuni esponenti politici e pubblica sulla sua bacheca di facebook la foto di Gandhi. «Il M5S è contro ogni forma di violenza», è scritto nel post che accompagna lo scatto. «Colpa nostra? L'arroganza che hanno dopo averci portato a questa catastrofe e ora vorrebbero dare la colpa al M5S? Stanno sbagliando ancora: noi siamo un movimento pacifico e li manderemo a casa con la democrazia». Come interpreti il comportamento del M5S?
Sono stufo marcio di proclami televisivi e telematici, sono stanco di assistere a questa infinita campagna elettorale. Voglio vedere azioni concrete, voglio vedere proposte di legge e dibattiti parlamentari seri. I discorsi stanno a zero. Adesso che il governo c’è ognuno, da una parte o dall’altra, deve fare vedere concretamente di che pasta è fatto. Altrimenti, la porta è quella.
Alessandro Bertolucci e Giulia Farneti