Corte Europea bacchetta Ucraina: la detenzione di Yulia Tymoshenko è illegale
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STRASBURGO, 30 APRILE 2013 - Per l’ex première dame ucraina, Yulia Tymoshenko, accusata di “abuso di potere” e condotta in carcere nell’agosto 2011, con una reclusione di sette anni da scontare, pare si apra uno spiraglio.
A quasi due anni di distanza la Corte europea dei diritti umani dopo aver analizzato il caso, bastona la magistratura del paese post sovietico. Infatti i togati dal quartier generale francese affermano appunto che la detenzione preventiva per la bionda cinquantunenne è da ritenersi “illegale e arbitraria”, poiché non c’erano abbastanza prove per condurla in prigione prima della chiusura del processo.[MORE]
La Tymoshenko aveva accusato inoltre i governanti del suo paese di aver violato l’articolo 3, che recita «ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona» ma secondo la Corte nessuna infrazione a tal proposito.
Nota per la sua rivoluzione arancione nel 2004, ha diretto in qualità di primo ministro l’Ucraina dal dicembre 2007 al marzo 2010, nel 2009 decise di accordarsi con la Russia per forniture di gas naturale, senza l’approvazione degli altri membri del governo. L’anno successivo giunsero le accuse per “abuso di potere”, da lì a susseguirsi il processo cominciato nel giugno 2011 e conclusosi nell’ottobre dello stesso anno, mentre la condanna definitiva nell’agosto 2012.
Le inadempienze identificate e confermate dalla Corte di Strasburgo, riguardano appunto l’articolo 5, relativo al diritto di libertà e sicurezza, in particolar modo il paragrafo quarto che stabilisce che «ogni persona privata della libertà mediante arresto o detenzione ha il diritto di presentare un ricorso a un tribunale, affinché decida entro breve termine sulla legittimità della sua detenzione e ne ordini la scarcerazione se la detenzione è illegittima», mentre il quinto che «ogni persona vittima di arresto o di detenzione in violazione di una delle disposizioni del presente articolo ha diritto a una riparazione».
La figlia della Tymoshenko parla di una “prima vittoria”, mentre il suo difensore a tal riguardo ha inviato una richiesta all’attuale presidente ucraino Viktor Yanukovich per la scarcerazione della sua assistita.
(foto: www.italnews.info)
Rosalba Capasso