Confesercenti-Swg, 7 su 10 gli italiani in vacanza
Economia Lazio

Confesercenti-Swg, 7 su 10 gli italiani in vacanza

sabato 25 giugno, 2011

Roma, 25 giugno 2011- La crisi, anche quest’anno, colpisce la vacanza degl’italiani. A confermarlo il sondaggio Confesercenti-Swg secondo il quale, quest'anno partiranno 33,5 milioni di italiani (erano 39 milioni nel 2010), 7 italiani su 10, uno in meno dell'anno scorso. I più penalizzati gli ultrasessantenni, quasi il 30% ha dichiarato che non si muoverà.[MORE]
 

Dai dati risulta che la durata media della vacanza è di 12 giorni(prima della crisi nel 2008 era di 14 giorni), si spenderanno mediamente poco più di 800 euro (nel 2008, la spesa media era di 1.056 euro), il 20% in meno del 2010, per una spesa complessiva di 27 miliardi di euro.
Inoltre, 2 italiani su 10 si sposteranno, ma restando nei paraggi della loro città, magari scegliendo la seconda casa o un campeggio.

Il mese preferito per le ferie rimane sempre agosto con il 52%. Salgono di 5 punti giugno (al 17%) e di uno settembre al 18%, i mesi normalmente meno gettonati e meno costosi.


Per quanto riguarda la località prescelta, un italiano su due (52%) resterà nel nostro paese. Il 17% sceglierà un paese dell'Europa mediterranea, il 10% il Nord Europa, il 3% gli Stati Uniti. In Europa, la Spagna(25%), si riconferma la destinazione preferita, di poco distanziata dalla Grecia(22%, nel 2010 era solo il 13%). In Italia la regione più gettonata è la Sicilia, poi Puglia, Toscana, Emilia Romagna, Sardegna e le montagne del Trentino Alto Adige. Comunque sia, gli italiani continuano a predilire il mare (48%), seguono le città d’arte e la montagna.


In riferimento alle abitudini in vacanza, cresce l'attenzione per le specialità enogastronomiche locali (dal 32 al 35%) e la voglia di gustare la cucina locale al ristorante (dal 27 al 33%). Ed anche in vacanza, quasi un italiano su tre non si separa dal suo computer da usare per la posta e lavorare. Nonostante ciò rimane alto il numero di coloro che leggono quotidiani (44%) o leggono un libro (54%).


Come commenta Confesercenti, “c’è cautela, ma manca una precisa strategia turistica del nostro Paese. Restano aperte “ferite gravi” come la carenza di una politica forte di sostegno alle imprese del settore, per innovare e per promuovere il territorio e l’Italia. Diventa sempre più rilevante la necessità di ridurre l’IVA sul settore, più alta dei nostri concorrenti, così come pesa la mancanza di un portale Italia, fondamentale per la promozione turistica del nostro Paese”.
 

Tutti interventi che andrebbero realizzati al fine di dare una spinta al settore e a tutto l’indotto che ruota intorno al turismo.

 

Rosy Merola
 


Autore
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