Conferenza stampa di Noto e Colosimo: troppi debiti per continuare la trattativa
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CATANZARO - Si è svolta oggi pomeriggio presso il centro commerciale Le Fontane di Catanzaro Lido, la conferenza stampa degli imprenditori Noto e Colosimo. In un clima cordiale e sereno, presenti i maggiori mezzi stampa e televisivi regionali, per seguire l'evoluzione delle situazioni societarie del Catanzaro calcio. Un gruppo di tifosi si è radunato all’ingresso, nell’attesa del responso dei due imprenditori. [MORE]Noto inizia subito, illustrando i motivi di questa conferenza: "Era sufficiente un comunicato stampa, ma preferiamo dire di persona come si sono svolte le cose in questi giorni" continua "La situazione è molto semplice: sollecitati a scendere in campo, in particolar modo dall'onorevole Tallini che ringrazio personalmente, l'idea era quella di un progetto serio che coinvolgesse i quattro più solidi imprenditori, con investimenti equamente divisi per cinque anni".
Lo scoglio più grande, sembra essere stato la somma debiti pregressi, che in questi giorni hanno visto cifre altalenanti e mai certe, soprattutto in picchiata verso l’alto: "50 per cento di debiti era quanto stabilito per coprire l'ingresso in società innanzi a un prospetto di un monte debiti di un milione e 800mila euro. Danilo Gatto, nell'accertarsi della realtà di tale importo, tramite Muraca del collegio revisori Fc, ha verificato che i debiti ammontavano a ben altra cifra: 2milioni e settecentomila euro in tutto. A quel punto, ribadendo la nostra iniziale volontà di accollarci il 50 per cento, abbiamo dovuto fare marcia indietro". Molte le sollecitazioni da parte dei giornalisti, che hanno manifestato lo scontento da parte dei tifosi all'ingegnere: "Anche per questo abbiamo fatto la conferenza. Leggo sui giornali e sento dalla gente che Noto e Colosimo si sono tirati indietro definitivamente. Non è vero. Parteciperemo in maniera presente con dei finanziamenti alla società, come già fatto in passato.Di sicuro non entreremo a far parte di questa cordata che comprende troppe persone, che difficilmente riuscirebbero a mettersi d'accordo sulle situazioni societarie".
Alla domanda sul come mai, in tal caso, Speziali e Gatto sarebbero pronti a far parte della nuova cordata: "Evidentemente hanno una visione differente dalla nostra, non saprei". La piacevole discussione si allarga su vari fronti, tra qualche battuta e sottolineando come al di là del Catanzaro calcio, i due imprenditori siano stati sempre attivi e volenterosi nel sostenere iniziative per il bene comune della città stessa. Un conto però, è partecipare a dei progetti che portano beneficio all'intera popolazione; altro discorso è: "Investire a perdere nel mondo calcio, che al di là della realtà Catanzaro, è veramente malato e da correggere sotto molti punti di vista. Non avrebbe senso. Devo anche tener conto delle mie aziende e del personale: non posso permettermi d’investire in una squadra di calcio e magari vedermi costretto a licenziare o non pagare i dipendenti".
Sulla possibilità di rilevare in futuro la società, le porte rimangono aperte, ma di sicuro non alle attuali condizioni; solo in un caso sarebbe possibile, ma quello più tragico ed estremo: “ Se il Catanzaro fallisse, lo prenderemmo ripartendo dalle serie inferiori”. In molti sicuramente, vorrebbero a tal punto che ciò accadesse, stanchi di dover soffrire ogni anno galleggiando puntualmente tra la vita e la morte della società. Di sicuro quanto detto dai due imprenditori, non può che dimostrare ancora una volta come la scellerata gestione del passato, abbia portato alla fuga chiunque voglia avvicinarsi in modo serio. Adesso rimangono i cocci di un vaso che continuerà ad essere incollato, tentando di farlo restare in piedi. In malo modo.