Uccise l'amico ispirandosi ad un film horror, trent'anni di pena
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CHESTER (REGNO UNITO), 26 MARZO 2013 - Dalla pellicola alla realtà, una fine tragica e aberrante con un sicario ancor più feroce e spietato, questo è quanto succedeva lo scorso 30 agosto in una cittadina nel nord dell’Inghilterra.
Gary George, quarantunenne homeless, dedito all’alcool ed alla stregoneria, dopo aver attentamente visto e forse immedesimatosi troppo nella parte del killer nel film australiano “ The Loved Ones”, uccideva brutalmente il suo miglior amico, Andrew Nall. Ma non prima di averlo picchiato, torturato e infine inflitto quarantanove coltellate.[MORE]
Recentemente sono spuntati altri particolari davvero terrificanti, quali le torture inflitte all’uomo. Taglio dello sterno e cosparso di sale, da rendere cosi il dolore ancora più lancinante, liquido detergente negli occhi e dopo le ferite, il cinquantatreenne lasciato in una pozza di sangue, moribondo e agonizzante in camera da letto.
Dopo il massacro, George uscito dall’abitazione, si recava in uno negozio e confessava all’addetto vendite di aver ucciso il suo “migliore amico”.
Qualche giorno fa la sentenza, il massimo della pena, trent’anni di reclusione. A niente è valso, l’infermità mentale, come attenuante. La giuria insieme al giudice del caso, Elgan Edwards, hanno visto in presenza dell’imputato, alcuni spezzoni del film, genere thriller - horror.
Al termine, lo stesso magistrato ha evidenziato come l'uomo durante la visione, «non abbia provato alcun rimorso né pentimento per il suo gesto, compiuto nel modo più crudele e sadico, torturando la vittima mentre era ancora viva», quindi ritenuto lucido e cosciente degli atti che stava compiendo.
(fonte: www.net1news.org)
Rosalba Capasso