Comune Cosenza: sindaco Mario Occhiuto indagato, "vicenda paradossale"
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COSENZA, 27 OTTOBRE - "E' una vicenda paradossale. Risulto indagato in un procedimento penale che io stesso ho provocato per aver denunciato un mio assistente, G. C. dopo aver scoperto che falsificava le sue e le mie missioni". Lo scrive Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza, dopo che e' trapelata la notizia della sua iscrizione sul registro degli indagati, per truffa, falso e peculato, relativamente ad una denuncia che il sindaco stesso fece l'anno scorso.
"Si tratta di una vecchia vicenda che ritorna in auge in questo periodo in cui il clima e' molto velenoso e insidioso - scrive Occhiuto - perche' pieno di tentativi di condizionamento di ogni tipo, mediatico e politico. D'altra parte, ormai da anni subisco persecuzioni mediatiche diffamatorie vergognose e intollerabili".
Il sindaco afferma di essersi accorto che Ciro' "tradiva di nascosto e in modo subdolo" la sua fiducia, "evidentemente per avidita' e ingordigia personale, e non ho esitato a denunciarlo perche' il mio ruolo pubblico di sindaco me lo imponeva e perche' con il suo comportamento truffaldino aveva messo a rischio irresponsabilmente un grande progetto di miglioramento della citta' di Cosenza. Tutto questo G. C. non l'ha accettato e per ritorsione si e' consegnato completamente nella mani di alcuni miei avversari - scrive Occhiuto - senatori e consiglieri regionali e comunali con i quali piu' volte e' stato visto pubblicamente, che non si fanno nessuno scrupolo per tentare di farmi fuori con tutti i mezzi possibili manipolando le persone e la realta'. Ovviamente cio' comportera' un'altra ulteriore mia denuncia per calunnia". (Agi)