Colonnello Romano al direttore 118 di Cosenza: "usiamo le nostre ambulanze ottimizzando i risultati"
Cronaca Calabria

Colonnello Romano al direttore 118 di Cosenza: "usiamo le nostre ambulanze ottimizzando i risultati"

venerdì 29 novembre, 2013

COSENZA, 29 NOVEMBRE 2013 - Si apprende la notizia di una situazione di estrema delicatezza che viene rappresentata dal colonnello Pasquale Romano, responsabile del raggruppamento Calabria del CISOM (Corpo di Soccorso dell’Ordine di Malta), al direttore della centrale operativa 118 di Cosenza dott. Borselli.

A distanza di alcune settimane dall’inizio della postazione 118 di Diamante, infatti, pare emergano alterazioni nell’applicazione della convenzione, uso di criteri poco chiari ed uniformi nell’attivazione delle ambulanze di soccorso, spreco delle risorse presenti sul territorio, equipaggi impossibilitati ad effettuare le dovute terapie per mancanza di farmaci, ostacoli all’ottimale utilizzo delle stesse risorse ed altri particolari che il colonnello Romano chiarisce nelle sue dichiarazioni: “La convenzione stipulata con il CISOM è diretta chiaramente a porre rimedio ad una carenza di copertura di una porzione del territorio (quella del comprensorio di Diamante dove i tempi di arrivo delle ambulanze sono sempre stati alti), prevedendo, solo in casi eccezionali, di derogare a tale attinenza territoriale; tuttavia la centrale operativa, noncurante della convenzione e della ratio posta a base della stessa, ha reso ordinaria la eccezionalità ostinandosi ad attivare le nostre ambulanze dirottandole al di fuori del territorio previsto, lasciando così sguarnita la zona di appartenenza.

I nostri mezzi sono, spesso, costretti ad effettuare soccorsi per un totale di oltre 170 km vanificando, in modo chiaro, l’immediatezza del soccorso; senza contare che il personale infermieristico, a volte autorizzato dal medico della centrale 118 ad effettuare terapia farmacologica, è sprovvisto di quei farmaci, sempre a causa del diniego della stessa centrale 118, che sono essenziali per rendere un soccorso efficace grazie anche ad un intervento terapeutico adeguato; nonostante ciò sono rimaste senza esito le numerose richieste, avanzate da parte del CISOM, di fornitura di quei farmaci che consentirebbero soccorsi più efficaci a tutto vantaggio dei pazienti da soccorrere.

Il colmo, come in un film tragicomico – aggiunge Romano – è che gli stessi medici della centrale 118 si meravigliano quando, nel corso delle chiamate, i nostri infermieri fanno presente che l’ambulanza è sprovvista di quei farmaci più volte richiesti a loro stessi. Tutto ciò mentre sono continui i complimenti che i nostri equipaggi ricevono, dal personale medico delle postazioni 118, in occasione di vari soccorsi di estrema gravità in cui la postazione CISOM è intervenuta al fianco di equipaggi medicalizzati dell’ASP.

Ancora una volta – incalza il colonnello – ci ritroviamo a combattere contro meccanismi mentali che, nostro malgrado, possono riflettersi sulla qualità ed efficienza del servizio; nei corsi di formazione vengono indicate regole da seguire che, nella realtà, vengono disattese dalla stessa centrale operativa e dalla stessa centrale operativa; si dovrebbe attivare l’ambulanza più vicina al luogo dell’evento senza alcuna distinzione di composizione di equipaggio per garantire i tempi di intervento previsti dalla normativa vigente e, al contrario, si attiva l’ambulanza in base alla composizione dell’equipaggio sottoponendo il paziente a lunghi tempi di attesa e ad altrettanto lunghi tempi di percorrenza sino all’arrivo al pronto soccorso di destinazione. Si organizzano, da parte del 118, i corsi di formazione nel momento in cui il personale è maggiormente impegnato mentre in passato la nostra presenza è stata ignorata più volte, ad oggi ancora non ci è concesso conoscerne il motivo, nella organizzazione dei percorsi formativi; se questo è il modo di organizzare e garantire un servizio ottimale, efficiente, a tutela di chi viene soccorso allora è il caso di rivedere, al di là di personalismi, di antipatie e simpatie, di sottesi o inesistenti interessi, di probabili meccanismi occulti o palesi, quelli che sono gli elementi per rendere concreto il motivo per cui noi operiamo ovvero la tutela del paziente e del cittadino in tutti gli aspetti che ci coinvolgono.”

Notizia segnalata da Corpo Soccorso Ordine Malta - Ufficio Stampa [MORE]


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