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ROMA 25 SET. 2011 - Favorevoli all’iniziativa del ministro frattini sulla questione battisti. ma per dichiarare una persona assassino serve davvero una commissione internazionale? non basta la storia? “Non possiamo che salutare con favore la notizia secondo la quale il ministro Frattini ha messo in moto un meccanismo diplomatico tale da affrontare la questione di Cesare Battisti [MORE]sul piano giuridico internazionale e ancor di più, anche se non ci fidiamo degli interlocutori brasiliani, siamo lieti di apprendere che il paese complice di un assassino mostri segni di apertura”.
Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, commenta la notizia secondo la quale Italia e Brasile hanno deciso di "attivare un canale bilaterale" per affrontare la questione della mancata estradizione di Cesare Battisti, in vista del ricorso italiano alla Corte internazionale di giustizia dell’Aja. Secondo quanto riferito da fonti del ministero degli esteri, al primo posto ci sarà la questione della nomina di una commissione mista di conciliazione che va esperita prima di poter presentare il ricorso all'Aja contro la mancata estradizione dell'ex terrorista dei Pac.
“Però una domanda ci sorge spontanea, soprattutto in un periodo di crisi come questo che attanaglia le Forze dell’Ordine - dice Maccari –. Era davvero necessario spendere altri soldi per istituire degli organismi internazionali ad hoc per dichiarare che Cesare Battisti è un assassino? Non basta la sua storia, non basta il sangue versato da innocenti, non bastano le testimonianze dei familiari delle vittime? Certo – conclude Maccari – è un passo avanti quello che viene fatto rispetto alla chiusura registrata sulla questione negli ultimi mesi, ma quello che ci auguriamo è che la cosa abbia tempi brevissimi, perché questo Paese e le sue vittime innocenti da troppo tempo aspettano la giustizia degli uomini onesti”.