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VIBO VALENTIA, 29 MAGGIO 2014 - Sei assoluzioni piene e due sole condanne per imputazioni residuali. Questo il verdetto del Tribunale collegiale di Vibo Valentia, presieduto dal giudice Fabio Regolo, nei confronti degli imputati del processo nato dalla operazione antimafia a Ragnoa contro il clan Soriano di Filandari, nel Vibonese. Tutti gli imputati sono stati assolti dalla accusa di associazione mafiosa e da una sfilza di altri reati.
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Condannato per il solo reato di danneggiamento ad 1 anno ed 8 mesi, ma senza aggravante mafiosa, Leone Soriano, ritenuto dalla accusa il capo del clan. Condanna a 5 anni e 6 mesi, piu' l'interdizione legale per la durata della pena, nei confronti di Giuseppe Soriano, nipote di Leone, ritenuto responsabile di estorsione. Assolti 'perche' il fatto non sussiste' e 'perche' il fatto non costituisce reato' Gaetano Soriano (18 anni per lui la richiesta di pena); Carmelo Soriano (14 anni la richiesta); Francesco Parrotta (14 anni la richiesta); Rosetta Lopreiato, moglie di Leone Soriano (10 anni la richiesta); Graziella Da Ambrosio, moglie di Gaetano Soriano (8 anni la richiesta); Graziella Silipigni, moglie di Roberto Soriano (6 anni la richiesta).