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CITTA' DEL MESSICO, 1 FEBBRAIO 2013 - La sede centrale della Pemex (Petroleos Mexicanos), l'azienda petrolifera statale messicana, un grattacielo di 214 metri e 52 piani, è esploso ieri pomeriggio intorno alle 16 (ora locale, le 22 in Italia).
Il bilancio è di 25 morti e centinaia di feriti, l'edificio è completamente danneggiato, compresi il pianterreno e il mezzanino. Alcuni dipendenti della società potrebbero ancora essere intrappolati sotto le macerie, dal momento che nell’edificio B-2 sono crollate le pareti di due piani, lasciando le persone che erano all'interno senza possibilità di uscita. La Pemex aveva comunque annunciato, tramite Twitter, di aver evacuato l'intero edificio.[MORE]
La Torre Pemex si trova nel quartiere di Anzures, a ovest della capitale messicana, è il secondo edificio più alto della capitale messicana, uno dei più resistenti e sicuri al mondo. Infatti la sua costruzione in cemento, acciaio e alluminio permette alla struttura di sopportare scosse sismiche fino a 8,5 gradi della scala Richter.
Le ipotesi di un attentato o di un sabotaggio sono state scartate. Probabilmente l'esplosione è stata causata da una fuga di gas o da un problema nell’erogazione dell’elettricità, ma niente è stato ancora confermato.
Il presidente messicano Enrique Pena Nieto ha dichiarato: ‹‹Lavoreremo a pieno ritmo per capire esattamente cosa è successo ed eventuali responsabili dovranno rispondere delle loro azioni davanti alla giustizia››. Si è recato poi in ospedale per fare visita ai superstiti ricoverati.
Valentina D'Andrea