Cinquantenne morto dopo l'arresto. Quattro poliziotti indagati
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MILANO, 02 LUGLIO - Sono quattro gli avvisi di garanzia emessi nei confronti di altrettanti agenti in seguito alla morte di un uomo di 51 anni, Michele Ferulli, avvenuta la notte del 30 giugno dopo essere stato ammanettato dagli agenti durante un controllo. La polizia arriva in Via Varsavia, a Milano, intorno alle 21.30, allertata da alcuni abitanti infastiditi dagli schiamazzi e dalla musica ad alto volume provenienti da un gruppetto di persone vicine ad un furgoncino bianco, nei pressi di un bar della zona.[MORE]
Tra queste persone è presente lo stesso Ferulli, il quale, dopo essere stato ammanettato accusa un malore e viene portato immediatamente al Policlinico San Donato, dove viene dichiarato deceduto intorno alle 23. Se questi sembrano essere al momento gli unici dati certi della vicenda, sulle cause della morte c'è una significativa discordanza tra la versione dei poliziotti e quella fornita dagli amici e parenti di Ferulli.
Gli agenti, infatti, hanno sostenuto che l'uomo ha tenuto un comportamento aggressivo nei loro confronti, tanto da essere riusciti ad ammanettarlo solo quando si trovava già a terra, poco prima di sentirsi male. A quel punto i poliziotti gli hanno tolto le manette, lo hanno rigirato – l'uomo era a faccia in giù quando ha avuto il malore – e gli hanno praticato un massaggio cardiaco, prima di chiamare il 118.
Totalmente opposta la versione dei familiari e degli amici, i quali sostengono che Ferulli sia stato vittima di un pestaggio da parte degli agenti. «Mio padre – ha dichiarato la figlia in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera - è morto a faccia in giù, per terra, come un cane. Poi lo hanno rigirato cercando di rianimarlo. Ha dei segni evidenti sui polsi: gli agenti volevano ammanettarlo dopo che si era sentito male». A sostegno di questa versione esiste anche un video amatoriale girato con un telefono cellulare, le cui immagini, mandate in onda anche dal Tg1, in realtà sono ben poco chiare. Altri filmati, tra cui quello di una telecamera di sicurezza di una farmacia, verranno esaminati dai magistrati che indagano sul caso.
Per i quattro agenti il Pm Gaetano Ruta ha emesso altrettanti avvisi di garanzia con l'ipotesi di “omicidio preterintenzionale”, un atto dovuto in attesa dell'autopsia sul corpo di Ferulli, che sarà effettuata martedì prossimo. “Siamo sereni - ha dichiarato il vicequestore Nino Fabiano sostenendo che gli agenti difendendo l'operato degli agenti - abbiamo la massima fiducia nei confronti della magistratura e diamo la nostra collaborazione perché vogliamo che emerga la verità".
(In video, il servizio mandato in onda dal Tg1)
Serena Casu