Cinquantenne di Lamezia Terme muore di meningite all'ospedale di Vibo
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LAMEZIA TERME, 30 GENNAIO 2017 - E' polemica dopo la morte di un uomo di 50 anni di Lamezia Terme affetto da meningite, deceduto dopo il trasferimento presso l'osepdale di Vivo Valentia. A finire sotto accusa sono i tagli alla sanità operati dal Commissario Massimo Scura che hanno portato alla chiusura del reparto di malattie infettive del nosocomio lametino. [MORE]
L'uomo, Giuseppe Iannazzo, di professione ristoratore, era stato trovato esanime da alcuni dipendenti. Giunto presso il reparto di Rianimazione dell'ospedale della sua città è stato trasferito nel reparto malattie infettive dell'ospedale di Vibo Valentia proprio a causa della sospetta meningite, dove è successivamente deceduto.
"Lamezia piange una prima vittima della scellerata riorganizzazione ospedaliera voluta da Scura e supinamente eseguita dal Direttore Generale dell'ASP di Catanzaro, dr. Perri" si legge in una nota del comitato Salviamo la sanità del Lametino e del Tribunale dei Diritti del Malato. "Non sappiamo se il caso di meningite che ha colpito un nostro molto ben voluto concittadino avrebbe avuto comunque l'esito letale che ha avuto, Ma una cosa è sicura: la recente concomitante chiusura dei gloriosi reparti di Malattie Infettive e di Microbiologia e Virologia del nostro ospedale ha fatto sì che la diagnosi di meningite da meningococco sia intervenuta con un colpevolissimo ritardo di circa due settimane e solo a ridosso della sua morte".
Secondo quanto riportato dal Comitato e dal Tribunale dei Diritti del Malato, quindi, l'esame analitico che avrebbe accertato l'infezione si sarebbe potuto eseguire in poche ore se non fosse per la mancanza dei reagenti necessari, dovendo ricorrere all'esame colturale che ha esiti più lunghi.
Intanto, sia all'ospedale di Vibo sia in quello di Lamezia Terme è stata attivata la profilassi antibiotica per tutti i medici venuti a contatto con il paziente deceduto.
Daniele Basili
immagine da calabrianews.it