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BARI, 23 DICEMBRE 2014 - Diversi i sequestri del Corpo Forestale dello Stato in alcune attività pugliesi del comparto alimentare: le forze dell'ordine hanno chiamato l'operazione "Natale a tavola 2014". Senza i controlli di rito effettuati dai militari, ignari consumatori avrebbero portato sulle loro tavole cibo avariato, o di dubbia provenienza.
Il cibo avariato (quasi 60 tonnellate) era conservato in condizioni igieniche precarie, oppure non avevano alcuna informazione sulla provenienza: secondo chi indaga, le attività che commerciavano questi prodotti puntavano alla ristorazione, oppure al commercio del falso alimentare (con prodotti di origine extra UE spacciati per pugliesi).[MORE]
Attraverso approfondite indagini, gli inquirenti hanno riscontrato gravi casi a: Terlizzi, Andria, Bari e Brindisi. In un caso, gli agenti erano riusciti ad appurare che l'attività avrebbe sostituito le etichette, per aumentare il periodo di vendibilità del prodotto stesso.
In un altro caso, un commerciante avrebbe indicato come prodotto Dop un prodotto non rispondente al marchio, creando quindi una forma di concorrenza sleale (anche ai danni della salute dei cittadini).
Circa cinquanta le attività poste sotto controllo in Puglia con l'operazione "Natale a tavola 2014": oltre ai diretti produttori, gli agenti hanno provveduto a scovare anche chi li acquistava e li predisponeva sulle tavole. L'operazione ha portato a pene pecuniarie per quasi 40mila Euro.
(Foto metropolisweb.it)
Annarita Faggioni