Chieti: muore uomo dopo un trapianto di fegato riuscito. Tre mesi fa era deceduta sua moglie
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CHIETI, 23 GIUGNO 2014 – Era stato trasferito a Roma per un trapianto di fegato d’urgenza, Marco Ricci, 48enne padre di famiglia teatino, ma ieri è morto all’interno del reparto di Rianimazione nel policlinico SS. Annunziata di Chieti. L’uomo era in stato di coma da tre mesi e aveva una funzionalità del fegato compromessa che non escludeva una tossicoinfenzione, eclusa dagli esami iniziali. Tre giorni dopo il suo ricovero, la moglie, Morena Capitanio, è morta improvvisamente.
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Inizialmente si era pensato ad un’intossicazione alimentare da funghi, ma l’analisi complessiva del caso clinico è stata complicata dal decesso della moglie che presentava gli stessi sintomi del marito, ma che soffriva anche di patologie cardiache, accentuate dallo stato di condizione del coniuge, che i medici hanno ritenuto fatali. Sul caso clinico si erano basate anche le predisposizioni del Nas dei Carabinieri che, alla ricerca di possibili collegamenti fra i due decessi, non hanno riscontrato sostanze strane o tossiche nella loro dimora.
Il 29 marzo l’intervento al fegato per l’uomo. Era stato trasferito all’ Umberto I di Roma per subire il trapianto, sperando di risolvere la causa del suo coma, ‹‹i medici dell’Ospedale Romano hanno avuto la possibilità di un organo compatibile e hanno deciso di operarlo›› spiega in una nota l’Asl di Lanciano – Vasto – Chieti. Intanto, la Procura sta decidendo se predisporre un’autopsia che potrebbe rivelare le cause attuali di morte: infatti, dagli esami, non sono state escluse ipotesi di batteri killer o di avvelenamento da anticrittogamici.
Erica Benedettelli
[immagine da ilmessaggero.it]