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CARACAS, 21 OTTOBRE 2011 - “Un grande combattente, un grande rivoluzionario, e ora un martire”. Così il presidente venezuelano Hugo Chavez ha descritto Muhammar Gheddafi dopo aver appreso la notizia della sua morte.[MORE]
“Purtroppo è stata confermata la morte di Gheddafi. Lo hanno assassinato”, ha detto.
Chavez ha poi lanciato un avvertimento agli Stati Uniti ed ai loro alleati: “questa storia in Libia sta appena iniziando, perché lì c'è un popolo, c'è dignità. L'impero americano non potrà dominare il mondo”.
Rientrato ieri in Venezuela dopo essersi sottoposto a esami medici a Cuba, che lo hanno liberato dall'incubo cancro, Chavez ha commentato così la morte dell'amico e alleato Gheddafi: “Lo hanno ammazzato, questo è un altro deplorevole attacco alla vita”.
La notizia della morte di Gheddafi campeggia sulle prime pagine dei quotidiani e delle tv arabe, oltre che su tutti i giornali stranieri. Le celebrazioni per la cattura del colonnello partono da Tripoli e Bengasi e approdano sui social network. “I negozi sono aperti e stanno offrendo la merce gratis”, racconta alla Bbc da uno studente di 19 anni. Le persone sventolano bandiere in segno di libertà e gridano"Allah akbar" (Dio è grande), mentre i clacson delle auto vengono suonati a festa. “Neanche quando Tripoli è stata liberataci siamo mai sentiti così liberi”, ha detto da Bengasi un cittadino libico all'agenzia di stampa Dpa.
Lidia Tagnesi