Champions League: la Juve vince ma non convince, la Roma pareggia a Londra una gara superlativa
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TORINO, 19 OTTOBRE - Il mercoledì di Champions, dopo la sconfitta del Napoli al City of Manchester Stadium, regala sorrisi alle squadre italiane. La Juventus vince le resistenze dello Sporting e porta a casa tre punti fondamentali, senza però spingersi oltre: la squadra di Allegri non convince ancora e non convince prima di tutto sé stessa, ancora alla ricerca di idee e forma fisica, sebbene per ora basti il cuore. La Roma è invece superlativa a Londra: sotto 2-0 all’inizio, riesce addirittura a rimontare 3-2, prima di cedere al ritorno del Chelsea e arrendersi al 3-3 finale, che non è affatto un risultato da buttar via, anzi. [MORE]
JUVENTUS - SPORTING LISBONA. Era già decisiva per entrambe le squadre, l’ha spuntata la Juve. Quando le gambe e le idee non girano, bisogna affidarsi al cuore: quello che Mandzukic mette nel colpo di testa che, nel finale, regala agli uomini di Allegri una vittoria fondamentale. Sotto 1-0 a causa di un autogol di Alex Sandro, i bianconeri trovano prima il pari su punizione con Pjanic e poi la zuccata vincente del croato al minuto 84.
Con il successo sui portoghesi, la Juve chiude il mini-girone di andata di Champions seconda, con sei punti: tre in meno del Barcellona capolista ma tre in più proprio dello Sporting. La prova del nove potrà allora essere già quella che, nel prossimo turno, attende i bianconeri a Lisbona: ultima spiaggia per lo Sporting, possibile colpo del ko per la banda Allegri.
“È un momento in cui non siamo brillanti, abbiamo avuto degli infortunati e dei rientri non buoni dalle nazionali’’, dice Allegri nel post-gara. E aggiunge: ‘’Dobbiamo essere concentrati, quello che abbiamo fatto l’anno scorso è passato. I giocatori hanno fatto una prestazione importante e sono contento per Higuain. Domenica dobbiamo riprendere il cammino a Udine e riconnetterci. Dobbiamo cercare di andare avanti anche con fatica e ritrovare compattezza. Stasera sono contento per il risultato, ma non per quanto fatto in alcuni momenti della partita’’.
CHELSEA - ROMA. A Londra va in scena, invece, la partita di gran lunga più spettacolare della due giorni di Champions League. Finisce 3-3, ma i sei gol non bastano a rendere l’idea di una gara incredibile. Sotto 2-0 al 37°, la Roma riesce a riaprire uno spiraglio due minuti dopo, grazie a un sinistro deviato di Kolarov. Si va al riposo sul 2-1 per gli inglesi, ma nel secondo tempo un doppio, sontuoso Edin Dzeko ribalta tutto: 3-2 al minuto 70. Il Chelsea di Conte però non ci sta, ritorna alla carica e trova il definitivo pari cinque minuti dopo, con un colpo di Testa di Hazard (come per Dzeko, doppietta anche per lui).
Certo, potevano essere tre punti, ma anche il pareggio va benissimo ai giallorossi: anzi, va benissimo anche al Chelsea. Sì, perché intanto, nel pomeriggio, il Qarabag aveva imposto a Baku lo 0-0 all’Atletico Madrid. Con questo punteggio i Colchoneros di Diego Simeone sono a due punti e restano alle spalle dei giallorossi (secondi), che di punti ne hanno invece cinque e hanno già vinto in trasferta contro gli azeri.
Nel post-partita, allora, Di Francesco prima si coccola Dzeko e poi guarda al lavoro del collettivo. “Dzeko è nato per fare gol così: non spendo più di tanto parole per lui. Ma lasciamo perdere i singoli, stasera abbiamo messo in campo la mentalità giusta, abbiamo messo in difficoltà il Chelsea e anche sotto di due gol siamo sempre stati in partita: abbiamo pagato qualche ingenuità da cui sono arrivati i loro gol e c’è un pizzico di rammarico, perché partite così le devi portare a casa”.
Claudio Canzone
Fonte foto: calcionews24.com