Cgil contro McDonald's: «Elevato tasso di precarietà e inesistente confronto contrattuale»

lunedì 7 gennaio, 2013

ROMA, 7 GENNAIO 2013 - Non fidatevi di McDonald’s. a dirlo è la Cgil e non si riferisce alla qualità del cibo cucinato dalla multinazionale del fast food, ma alla qualità del lavoro offerto da quest’ultima. Sotto accusa, in particolare, è finita la nuova pubblicità di McDonald’s: «Noi di McDonald's nell'Italia ci crediamo, per questo diamo lavoro a oltre 16.000 persone e ne assumeremo oltre 3.000 nei prossimi tre anni» recita la pubblicità visibile su quotidiani e tv.

La Filcams-Cgil, però, si è opposta fermamente sul Corriere della Sera alle «patinate comunicazioni pubblicitarie alle quali ormai da qualche anno l'azienda ci ha abituato: Mc Donald's è una di quelle rare multinazionali della ristorazione commerciale/veloce ad essersi sistematicamente sottratta al confronto relativo al contratto integrativo aziendale. Ad oggi le relazioni sindacali a livello nazionale sono pressoché inesistenti, né elementi di conforto pervengono a livello territoriale». Insomma, pollice verso e a nulla valgono le precisazioni fornite dallo spot televisivo, per il quale la maggior parte dei dipendenti è assunta a tempo indeterminato.[MORE]

Su Ansa, il sindacato motiva tutta la sua indignazione, segnalando «l'alto tasso di precarietà del lavoro presso la multinazionale, le inevitabili implicazioni di carattere reddituale e l’impossibilità di avere il tempo necessario per la cura dei propri affetti e della propria salute psicofisica».

L’amministratore delegato della sezione italiana di McDonald’s, Roberto Masi, ha risposto sempre sul Corriere alle critiche della Cgil, accusando il sindacato di essere «ormai incapace di rappresentare i lavoratori e i giovani e capace solo di fare polemiche pretestuose».

(Foto: trend-online.com)

Giovanni Gaeta

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