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Roma, 7 giungo 2011. – Il Censis ha reso noto uno studio realizzato sulle trasformazioni in atto della società italiana. “La crescente sregolazione delle pulsioni” è il titolo del documento pubblicato dopo un’intensa attività di ricerca volta ad approfondire non soltanto gli aspetti strettamente economici e sociali che caratterizzano la vita degli italiani, ma anche ad individuare le ragioni antropologiche che incidono o prevalgono sul loro comportamento. [MORE]
Il documento del Centro Studi Investimenti Sociali, consegna dunque un rapporto dal quale emerge come il Paese stia attraversando una vera e propria “crisi antropologica”, di cui ne sono cause e concause: l’aumento dell’aggressività, la crisi dell’autorità, il declino del desiderio e la riduzione del controllo delle pulsioni,
Secondo l’indagine effettuata, negli ultimi cinque anni sono infatti aumentati del 35,5% i delitti di minacce e ingiurie e del 26,5% quelli di lesione e percosse, quale risultato “della perdita di molti dei riferimenti normativi che fanno da guida ai comportamenti- si legge nel documento- È il depotenziamento della legge, del padre, del dettato religioso, della coscienza, della stessa autoregolamentazione”.
Il documento consegna un’immagine poco confortante del Paese anche sotto il profilo della pericolosità sociale determinata dal consumo di droghe e sostanze alcooliche presso i giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni, con un incremento del 2,5 % tra il 2009 e il 2010.
Al contempo non meno preoccupanti e in crescita sono i dati che emergono con riguardo al consumo di farmaci e antidepressivi, con un incremento del 114,2% su un paramento di 1000 abitanti, col raddoppio delle dosi assunte giorno per giorno nel periodo compreso tra il 2001 e il 2009.
In questa indeterminatezza diffusa – si legge ancora nel documento- si è affermato il sentimento autoreferenziale per cui ognuno è l’arbitro unico dei propri comportamenti, e prevale il senso della relatività delle regole tra gli italiani e il tentativo di legittimare le pulsioni.
SAVERIO CARISTO