Catanzaro: Corso Mazzini, dopo la riapertura sia ristabilito il rispetto delle regole
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Catanzaro 31 agosto 2011 - L’amministrazione comunale ha dato il via definito alla riapertura a fasce orarie di Corso Mazzini, accogliendo quindi le istanze dei commercianti e dei cittadini. L’azione, volta certamente al sostegno e alla rivitalizzazione dell’area in questione, apre scenari nuovi e soprattutto innesca un meccanismo in cui nessuno può lamentare discriminazioni o preferenze per la percorribilità del tracciato. [MORE]
Di fatti mai nessuno prima d’ora era riuscito a trovare il giusto equilibrio tra le esigenze dei semplici cittadini, dei commercianti, degli impiegati e infine dei genitori occupati ad accompagnare e prendere figli a scuola. Diverse, a sostegno di tale tesi, sono le mille diatribe, che si sono susseguite in tempi ristretti nei mesi addietro.
La soluzione portata avanti dal Sindaco è quindi quella più giusta, ma il sollecito che faccio allo stesso è: ordine e rigore. Sì, perché a oggi Corso Mazzini è stato un via vai d’iniziative che ne hanno modificato l’assetto più volte, stravolgendo anche i percorsi limitrofi e creando confusione all’intera cittadinanza. Chiedo dunque all’amministrazione come alla Polizia Municipale di applicare le regole attraverso controlli serrati che rendano all’arteria più importante della città la giustizia che le spetta. Oggi che nessuno può più lamentare nulla, sulla transitabilità e sulla possibilità di effettuare soste per usufruire dei servizi su essa posti, c’è necessità che si inizi ad instaurare quel senso civico che troppo spesso è mancato e che crea disaggio a chi vorrebbe vivere la città in maniera decorosa.
Molti parlano delle bellezze delle grandi città, di essere affascinati dalle strade che le attraversano e dalle mille attrattive che le compongono, ma nessuno ricorda che proprio in quei luoghi noi per primi stiamo “con due piedi in una scarpa”. Seguiamo in maniera ordinata i regolamenti che le ordinano e mai ci permettiamo di violarli in alcun modo. Per essere ancora più chiari, quanti hanno provato in città come Roma, Milano, Perugia (solo per citarne qualcuna) a percorrere le ZTL negli orari non consentiti o a lasciare per diverso tempo le auto in doppia fila, divieto di sosta e quant’altro? Credo poche, e quei pochi difficilmente sono stati graziati, eppure nessuno tornando a casa porta con se questi ricordi.
L’augurio è quindi che questa sia la volta buona e che tutti, ognuno nelle rispettive competenze, diano il proprio contributo per una vera rinascita del centro storico.
Carmine Gallippi
“Movimento Scopelliti Presidente”