Catanzaro. Assalto a caveau Sicurtransport Polizia arresta componenti banda "traditi da una donna"
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Catanzaro Assalto a caveau Sicurtransport Polizia arresta componenti banda. Nel 2016 a Catanzaro armi pesanti e ruspa per sfondare muro "traditi da una donna"
CATANZARO, 20 APRILE - La Polizia di Stato ha arrestato i componenti di un gruppo criminale responsabile della rapina compiuta nel dicembre 2016 al caveau dell'istituto di vigilanza Sicurtransport di Catanzaro. La rapina, messa in atto con metodi paramilitari e l'uso di mitra e sofisticate apparecchiature elettroniche, fruttò oltre 8 milioni di euro. L'assalto suscitò particolare allarme in quanto gli esecutori sfondarono con un potente mezzo cingolato i muri corazzati del caveau e bloccarono le strade di accesso incendiando 11 auto poste a sbarramento. [MORE]
Le indagini sono state coordinate dalla Procura distrettuale antimafia di Catanzaro che si è avvalsa delle attività investigative condotte dal Servizio centrale operativo della Polizia di Stato e dai poliziotti delle Squadre Mobili di Catanzaro e Foggia.
I particolari dell'operazione, denominata "Keleos", saranno resi noti dal procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri e dagli investigatori, in una conferenza stampa fissata per le 11 nella sala conferenze del centro polifunzionale della Polizia di Stato a Catanzaro.
L'aggravante della metodologia mafiosa è stata contestata alle persone arrestate stamani dalla Polizia di Stato con l'accusa di avere fatto parte del gruppo criminale che nel dicembre 2016 assaltò il caveau dell'istituto
di vigilanza Sicurtransport di Catanzaro. Secondo quanto emerso dalle indagini, infatti, una parte dei proventi è stata corrisposta alle famiglie di 'ndrangheta che hanno influenza sulla zona.
Le dichiarazioni di una collaboratrice di giustizia hanno avuto un peso notevole nelle indagini che hanno portato all'arresto dei responsabili all'assalto al caveau della "Sicurtransport" di Catanzaro. La donna, legata sentimentalmente ad uno degli organizzatori del colpo, ha fornito agli investigatori riscontri su fatti e circostanze relativi al suo compagno ed al ruolo primario svolto da quest'ultimo nella vicenda.