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MILANO, 4 NOVEMBRE 2011 - E’ terminata pochi minuti dopo le 8:30 di questa mattina l’operazione al cuore a cui è stato sottoposto il giocatore del Milan Antonio Cassano dopo la brutta avventura che da sabato sera ha tenuto in agitazione l’intero ambiente calcistico, e non solo.[MORE]
E’ il Milan a comunicare in una nota che questa mattina Antonio Cassano "è stato sottoposto a procedura di cardiologia interventistica di chiusura del forame ovale pervio presso l'Unità di Cardiologia del Policlinico di Milano. La procedura è stata eseguita con successo da un'equipe multispecialistica composta fra gli altri, dal professor Mario Carminati, Direttore della Cardiologia Pediatrica e Cardiopatie congenite dell'adulto dell'IRCCS Policlinico San Donato, dal dottor Gian Battista Danzi, Direttore UO di Cardiologia e UCC del Policlinico di Milano e alla presenza dei medici del reparto di Neurologia del Policlinico di Milano che lo hanno in cura, il professor Nereo Brisolin, Direttore UO Neurologia, il dottor Yvan Torrente, ricercatore neurologo dell'universita' di Milano, e del Responsabile sanitario del Club, dottor Rodolfo Tavana. Antonio Cassano sta bene e nei prossimi giorni verrà sottoposto ad esami di controllo sulla base dei quali si stabilirà la data di dismissione".
L'intervento, in anestesia locale, è iniziato attorno alle 8 al Policlinico di San Donato a Milano, Cassano é rimasto sotto i ferri per 33 minuti durante i quali il professor Mario Carminati, ritenuto il più grande esperto europeo di difetti cardiaci congeniti, ha riparato la piccola malformazione cardiaca causa dell'ictus ischemico di sabato sera.
“E’ più corretto parlare di procedura - spiega Carminati - perché intervento è una parola che fa pensare alla chirurgia. Questa non è una procedura chirurgica, ma di emodinamica interventistica di chiusura del forame ovale. E’stata punta la vena femorale, da lì è stato introdotto un catetere fino all'interno del cuore, per posizionare un dispositivo occlusorio, ovvero un ombrellino che chiude la comunicazione anomala che esisteva tra i due atri”. Il difetto cardiaco di Cassano “è un'anomalia che è presente in una percentuale alta nella popolazione – spiega Carminati - ma questo non significa che va chiuso in tutte le persone. L'ipotesi è che questa ischemia sia stata causata da embolia paradossa, cioè che un coagulo di sangue sia passato dall'atrio destro all'atrio sinistro attraverso il forame, e che poi sia entrato nella circolazione finendo in un'arteria cerebrale. Come terapia di prevenzione, il posizionamento di questo ombrellino impedirà il passaggio anomalo di sangue dall'atrio destro a quello sinistro”.
A prescindere dalla dinamica dell’intervento, le fonti mediche riferiscono che è andato tutto perfettamente. “Antonio sta bene. Durante l'intervento era sereno e tranquillo. Ha affrontato la realtà che gli è capitata con coraggio” ha riferito il direttore dell'unità operativa di neurologia del Policlinico di Milano, Nereo Bresolin.
Già questo fine settimana Cassano potrebbe essere dimesso, dovrà seguire una terapia antiaggregante piastrinica per circa sei mesi, dice Carminati, dalle 3 alle 5 settimane di riposo assoluto, poi potrà riprendere gli allenamenti.
I nostri migliori auguri a Cassano e la speranza di vederlo presto in campo!
Sara Marci