Caso Yara, indagini sui pc di Bossetti: ricercava tredicenni sui siti pedoporno
BERGAMO, 23 AGOSTO 2014 - Emergono nuovi elementi attorno alla persona di Massimo Giuseppe Bossetti, il muratore di Mapello accusato di essere l’assassino di Yara Gambirasio e per tale ragione in carcere dallo scorso 16 giugno.
Gli investigatori, infatti, dalle analisi effettuate sui supporti informatici appartenenti all’uomo, e che vennero sequestrati al momento del suo arresto su ordine della procura di Bergamo, hanno riscontrato diversi accessi a siti pedopornografici. Nella fattispecie, almeno per 5 le volte Bossetti avrebbe digitato la parola “tredicenni”, aggiungendo anche parametri di ricerca.
Questo è quanto riportato questa mattina dal quotidiano La Repubblica. Gli investigatori sono impegnati nel dare un ordine cronologico preciso ai vari accessi. Al momento, soltanto uno di essi è stato individuato con precisione e risalirebbe all’inizio dello scorso maggio, ovvero un mese prima che Massimo Giuseppe Bossetti venisse tratto in arresto.[MORE]
Sempre secondo quanto riportato da La Repubblica, sembrerebbe che nei pc dell’uomo non siano presenti tracce di download di materiali pedopornografico, come video o fotografie. Tuttavia l’accesso a questo genere di siti consente di visionare il tutto senza la necessità di scaricare materiale pedopornografico sul disco fisso.
(Immagine da notizie.tiscali.it)
Giovanni Maria Elia
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