Caso Unipol-Bnl, chiesta condanna di 1 anno per Berlusconi: rivelazione del segreto di ufficio
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MILANO, 20 DICEMBRE 2012 - Il procuratore aggiunto di Milano, Maurizio Romanelli, ha chiesto la condanna a un anno di reclusione per Silvio Berlusconi, per l’accusa di rivelazione di segreto d'ufficio nel processo riguardante l'intercettazione telefonica tra Piero Fassino e Giovanni Consorte, ai tempi del tentativo di scalata di Unipol a Bnl.
Ansa ha riportato come, secondo l'accusa, la registrazione sarebbe stata estratta dai computer della procura di Milano quando prima ancora di venire depositata agli atti, esistendo solo come file audio. A compiere l’illegalità è stato l’imprenditore Roberto Raffaelli, titolare della Rcs, società che si occupava di apparecchiature per intercettazioni. Il file audio, poi, sarebbe stato fatto ascoltare il 24 dicembre 2005 a Silvio Berlusconi, nella sua casa di Arcore. Con lui erano presenti il fratello Paolo Berlusconi, lo stesso Roberto Raffaelli e l’imprenditore Fabrizio Favata, che faceva da tramite.[MORE]
Il contenuto dell'intercettazione venne pubblicato il 31 dicembre 2005 su Il Giornale, di cui Paolo Berlusconi è editore. Per lui l’accusa ha chiesto una pena più severa rispetto al fratello, cioè 3 anni e 3 mesi di reclusione.
(Foto: acmilanmania.it)
Giovanni Gaeta