Caso Skripal, nuove sanzioni Usa. Russia: "Misure draconiane"
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MOSCA (RUSSIA), 9 AGOSTO - Il Dipartimento di Stato americano ha annunciato l'introduzione di nuove sanzioni alla Russia, a partire dal 22 agosto. Immediato, il botta e risposta tra gli apparati diplomatici delle due potenze. [MORE]
"In seguito all'uso di un agente nervino 'Novichok' nel tentativo di assassinare il cittadino britannico Sergei Skripal e sua figlia Yulia Skripal, gli Stati Uniti, il 6 agosto 2018, stabiliscono che, secondo la legge sul controllo delle armi chimiche e biologiche del 1991 (Legge CBW), il governo della Federazione Russa ha impiegato armi chimiche o biologiche in violazione del diritto internazionale o ha adoperato armi chimiche o biologiche letali contro i propri cittadini ", si legge nel comunicato. In precedenza, sulla base di tale normativa, gli Stati Uniti avevano avviato dei provvedimenti sanzionatori sia contro la Corea del Nord per l'uso di armi chimiche per l'uccisione di Kim Jong-nam, fratello del leader della Corea del Nord Kim Jong-un, sia nei confronti della Siria nel 2013.
L'ambasciata russa negli Usa ha sollecitato - tramite una nota diffusa sui social - il Dipartimento di Stato a pubblicare le corrispondenze sulla necessità di proseguire nelle indagini con trasparenza ed indipendenza, definendo "draconiane", l'applicazione di nuove sanzioni a Mosca. "L'8 agosto 2018 il nostro Vice Capo della Missione è stato informato nel Dipartimento di Stato di nuove sanzioni 'draconiane' contro la Russia per accuse inverosimili di usare l'agente nervino 'Novichok' contro un cittadino britannico S. Skripal e sua figlia dal 'Governo russo'. Ci siamo abituati a non sentire fatti o prove". "Da parte nostra, abbiamo ribadito la nostra posizione di principio sugli eventi nel Regno Unito, che l'Ambasciata aveva delineato in lettere corrispondenti al Dipartimento di Stato, e abbiamo confermato che continuiamo a sostenere fermamente un'indagine aperta e trasparente sul crimine commesso Salisbury e per portare i colpevoli alla giustizia ". "Abbiamo suggerito di pubblicare la nostra corrispondenza su questo tema: nessuna risposta è stata seguita finora", ha aggiunto la legazione.
Raggiunto ed intervistato dall'agenzia stampa russa Sputnik, il Direttore del Centro per le ricerche militari-politiche dell'Accademia russa delle Scienze, Vladimir Batyuk, ha dichiarato "livellati", gli esiti positivi raggiunti nel recente vertice di Helsinki tra Donald Trump e Vladimir Putin. "Politicamente, questo porterà indubbiamente ad un ulteriore deterioramento delle relazioni russo-americane, e tutti i momenti positivi emersi dopo l'incontro dei due presidenti di Helsinki saranno naturalmente quasi livellati", ha dichiarato l'esperto. "Ciò renderà estremamente difficile il dialogo tra Mosca e Washington, anche su questioni non direttamente collegate al tema delle sanzioni", ha aggiunto Batyuk.
Secondo Washington e Londra, l'ex colonnello dei servizi sovietici (GRU) Sergei Skripal, 66 anni - condannato in Russia per spionaggio per la Gran Bretagna - e sua figlia Yulia, 33 anni, hanno subito gli effetti di un presunto agente nervino di produzione sovietica/russa, il 'Novichok', nella città britannica di Salisbury il 4 marzo. Gli Usa ed il Regno Unito si affrettarono ad accusare la Russia di essere coinvolta nell'incidente. Mosca ha respinto tutte le accuse del Regno Unito, affermando che né l'Unione Sovietica né la Russia hanno mai avuto alcun programma volto a sviluppare tale sostanza.
Cristian D'Aiello
Fonte foto: Trend Online