Caso Meredith: perizia sull'arma del delitto fa sperare per Amanda Knox e Raffaele Sollecito
Cronaca Lazio Roma

Caso Meredith: perizia sull'arma del delitto fa sperare per Amanda Knox e Raffaele Sollecito

sabato 2 luglio, 2011

PERUGIA, 2 LUGLIO - Una nuova perizia sulla presunta arma del delitto di Meredith è stata consegnata nella ultime ore alla Corte di Appello. Una perizia che riapre uno spiraglio di luce e di speranza per Amanda Knox e Raffaele Sollecito, al momento accusati del delitto di Meredith Kercher.
Raffaele Sollecito dal carcere dove è rinchiuso commenta fiducioso così questa notizia: " Ora sono in attesa di arrivare a quella verità e a quella giustizia nelle quali credo molto. Io e Amanda con l'omicidio non c'entriamo". [MORE]
Queste le parole dette da Raffaele Sollecito tramite il suo avvocato, alle quali fanno immediatamente eco le dichiarazioni di Amanda: "L'ho sempre detto che quel coltello lo avevo usato per preparare il pranzo o la cena a casa di Raffaele e che non è mai stato portato fuori casa".
Così Amanda dalla sua cella commenta felice la notizia, che il suo legale Luciano Ghirga le ha comunicato.
Stando infatti alle perizie effettuate sulla presunta arma del delitto non sono state ritrovate tracce del dna della vittima, mentre solo nella parte dell'impugnatura sono state confermate impronte della ragazza americana.
La notizia sembra così confermare la versione da sempre espressa dalla ragazza, in cui ha sempre creduto il suo legale che oggi continua a difenderla ancora di più. Lo stesso legale, Luciano Ghirga ha lasciato le seguenti dichiarazioni dopo la perizia: "Amanda è apparsa molto più serena rispetto agli ultimi tempi. Oggi, il suo volte, ricordava quello dei primi tempi".
Dal carcere di Perugia, Amanda vive questo momento di verità come un vento di positività e dichiara con gioia " è la prima volta che qualcuno mi crede" e poi rivolge un pensiero alla sua famiglia: " Questa perizia è di conforto anche per loro. Mi hanno sempre creduto e i risultati rafforzeranno la convinzione che la figlia non è un'assassina".
Lo stesso Raffaele, dal carcere di Sabbione di Terni, distante sessanta chilometri da quello di Amanda, si lascia andare a dichiarazioni di entusiasmo: "Finalmente un pò di luce dopo tanto buio" e poi ribadisce a gran voce: "Non sono mai entrato nella camera dove venne uccisa Meredith e non ho mai conosciuto Rudy Guede. Io con il delitto non c'entro".
Inoltre il ragazzo, sempre tramite il suo legale, fa sapere di essere felice sull'esito della perizia, che dimostra che anche Amanda, sua ex fidanzata, sia insieme a lui solo una vittima di questo procedimento.
L'avvocato Maori ha fatto presente al ragazzo, che ha ricevuto l'intera perizia depositata mercoledì scorso, che non è stato ancora raggiunto alcun risultato e che la vittoria è ancora lontana, ma che sicuramente adesso la situazione sembra essere più fiduciosa.
Intanto la Corte d'Appello ha previsto per il prossimo 25 Luglio la nuova udienza: terminate le testimonianze ora toccherà depositare le perizie della sapienza, che hanno ribaltato quelle certezza che precedentemente avevano portato alla condanna in primo grado di Sollecito e Know. Terza parte dell'udienza sarà improntata ad un dibattimento sulla perizia stessa da parte sia dell'accusa che della difesa. Sicuramente dei passaggi importantissimi, che si preannunciano lunghi e con delle grandi novità, che secondo molti faranno slittare il tutto per ulteriori aggiornamenti a Settembre.

Emanuele Ambrosio - Redazione Emilia Romagna


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