Caso Melania Rea: Parolisi prosciolto per la sparizione di denaro
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TERAMO, 27 OTTOBRE 2014 – Nuova vittoria per Salvatore Parolisi, l’uomo condannato a 30 anni di carcere per aver ucciso sua moglie, Melania Rea. Secondo il tribunale di Napoli, infatti, l’uomo non avrebbe fatto sparire i risparmi delle sue attività di missione di soldato, commettendo il reato di “mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice” che gli era stato imputato.
Salvatore Parolisi, per il gip di Napoli ‹‹usò il denaro legittimamente››
Il gip di Napoli ha archiviato l’ipotesi di reato per Parolisi che avrebbe fatto sparire un “tesoretto” di 137 mila euro in modo fraudolento. L’accusa, avanzata dalla famiglia Rea, se accolta dai giudici avrebbe significato l’ergastolo per l’uomo, colpevole già di un omicidio. Secondo quanto avanzato dal giudici di Napoli, Parolisi non ha eliminato soldi dal suo conto corrente, per sottrarsi agli obblighi risarcitori stabiliti dal gup di Teramo, Marina Tommolini, che lo aveva condannato già all’ergastolo poi cambiato in 30 anni, ma avrebbe utilizzato il denaro in modo legittimo per pagare le spese processuali.
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Gli avvocati dell’accusato, Nicodemo Gentile e Federica Benguardato, si dichiarano soddisfatti della scelta del gip che ‹‹ha ristabilito una verita' che, per molto tempo, in modo assolutamente ingiusto, e' stata messa in discussione››. Un mese fa, il gip di Roma, aveva scagionato Parolisi dall’accusa di “violata consegna aggravata e continuata” per aver ospitato soldatesse in addestramento nel suo ufficio, invitandole a bere con lui.
Erica Benedettelli
[immagine da romacapitalenews.com]