Caso Fortuna Loffredo,chiesta riesumazione del corpo del piccolo Antonio,caduto dallo stesso palazzo
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CAIVANO (NA), 02 MAGGIO 2016 – Proseguono le indagini sull’omicidio di Fortuna Loffredo, la bimba di 6 anni precipitata da una finestra del Parco Verde di Caivano il 24 giugno 2014. L’avvocato Angelo Pisani, difensore del padre e dei nonni della piccola, avrebbe chiesto la riesumazione della salma del piccolo Antonio Giglio, il bambino di 4 anni morto un anno prima di Fortuna, in circostanze che sembrano essere similari. [MORE]
Il decesso di Antonio avvenne il 27 aprile 2013, a seguito dei gravissimi traumi riportati cadendo da una finestra dell'abitazione della nonna, che sarebbe la madre della compagna di R.C., l’uomo accusato di aver abusato e poi ucciso Fortuna.
La morte del piccolo fu archiviata come incidente. Ad oggi, per via delle similitudini con il caso di Fortuna Loffredo, sarebbe stata chiesta la riesumazione del corpo. Secondo le agenzie di stampa, il sospetto degli inquirenti sarebbe che, dietro le morti dei due bimbi, vi possa essere una rete di pedofili.
«Intendiamo accertare le reali cause del suo decesso e individuare i responsabili, qualora emergessero particolari tali da ipotizzare che per Antonio non si sia trattato di un evento accidentale come aveva dichiarato la madre, ma di un omicidio», avrebbe detto Pisani auspicando anche un intervento dei Ris nella vicenda, affinché «con indagini mirate si possa stabilire con esattezza la dinamica, la traiettoria o quant'altro possa chiarire una volta per tutte la causa reale della sua morte, se sia stata cioè davvero accidentale o volontaria».
Intanto, R.C., che in passato avrebbe scontato una condanna per violenza sessuale su un altro minore, continuerebbe a proclamarsi innocente. Intanto, un collegamento tra le morti sarebbe stato effettuato grazie al fatto che Antonio era il fratellino più piccolo dell’amica del cuore di Fortuna. Inoltre, sarebbe stato proprio grazie al racconto dei più piccoli che sarebbe arrivata la svolta nell’indagine, che ora si starebbe allargando con controlli su altri inquilini di quello che è stato definito il "palazzo dell'orrore".
Gli inquirenti - che hanno iscritto nel registro della Procura due inquilini, a cui sarebbero stati contestati i reati di false dichiarazioni al pm e favoreggiamento, per aver depistato le indagini sin dai primi momenti successivi alla morte di Fortuna – sospetterebbero infatti che anche altri residenti nel palazzo possano esere coinvolti nel depistaggio delle indagini.
Tra i sospettati vi sarebbe anche S.M., che per primo soccorse Fortuna. Inoltre, secondo quanto riportato dalle agenzie, l’uomo fu arrestato nel dicembre 2014 per abusi sessuali sulla figlia di 12 anni. Pochi mesi dopo, con la stessa accusa, fu arrestata anche la compagna. In totale potrebbero essere almeno cinque i bambini dello stabile vittime di abusi.
[foto: tgcom24.mediaset.it]
Antonella Sica