Caso Esposito, De Santis: "Sparai per difendermi, sono disperato per Ciro"
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NAPOLI, 9 OTTOBRE 2014 - «Voglio dire che e' vero, alla fine i colpi l'ho esplosi io, ma senza mirare. Ero pieno di sangue dappertutto. Mi stavano ammazzando punto e basta». Lo ha scritto Daniele De Santis, l’assassino di Ciro Esposito, il tifoso napoletano morto il 25 giugno scorso dopo essere stato ferito a colpi di pistola negli scontri che hanno preceduto la finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina del 3 maggio.
«Sono davvero disperato per quello che e' successo e mi porto dentro tutto il dolore per la morte di Esposito Ciro – ha aggiunto De Santis -. Non volevo uccidere proprio nessuno però purtroppo alla fine un ragazzo e' morto».
De Santis ha voluto però fare alcune precisazioni riguardo quel tragico giorno: «Sono uscito dalla Boreale (un circolo sportivo, ndr) dove vivo per chiudere il cancello perché si sentiva un casino di bomboni e fumogeni e dentro stavano giocando i ragazzi. Non ho tirato nessuna bombone, quando sono uscito ho solo raccolto un fumogeno che stava per terra e l'ho tirato e ho strillato al conducente del pullman di levarsi da la quando ho visto che c'erano già casini».[MORE]
«Io ho provato a scappare – prosegue De Santis -, ma già di spalle mi hanno preso a bastonate, mi hanno dato le prime tre coltellate e altre bastonate. Poi ho provato a chiudere il primo cancello ma non ci sono riuscito. Non volevo uccidere proprio nessuno, però purtroppo alla fine un ragazzo è morto e io sono disperato per Ciro Esposito».
Paolo Massari