Caso Alitalia: domani l'assemblea dei soci

giovedì 24 luglio, 2014

ROMA, 24 LUGLIO 2014 – «Dopo settimane, mesi di duro lavoro siamo ormai a un passo dal punto di svolta per Alitalia», annotava in un comunicato dei giorni scorsi rivolto ai dipendenti l’amministratore delegato della compagnia aerea leader Gabriele Del Torchio, precisando che questo «è un punto di svolta perché ci apre le porte sul futuro, ma è anche un punto di non ritorno: non ci sono dilazioni possibili, non ci sono altre strade, non c’è più tempo».

Da ieri pomeriggio, fino alle 8.00 di domattina, è in corso il referendum dei lavoratori Alitalia - indetto da Filt-Cgil, Fit-Cisl e Ugl Trasporti - concernente la riduzione del costo del lavoro e l'integrativo aziendale al contratto nazionale di lavoro per il trasporto aereo, «un passaggio positivo - secondo l’ad Del Torchio - ma abbiamo bisogno che la risposta ci arrivi entro venerdì alle 9». Per quell’ora è infatti previsto l’inizio dell’assemblea dei soci, chiamata a dare «l’approvazione del contratto con Etihad ancora in via di definizione».

Per la Uiltrasporti il referendum sui risparmi in Alitalia sarebbe una «farsa», e pertanto ha invitato i lavoratori interessati a disertarlo, programmando una contro-consultazione, da lunedì 28 luglio fino a venerdì 1 agosto, «con i tempi necessari quindi ad assicurare la partecipazione della stragrande maggioranza dei lavoratori turnisti e naviganti».[MORE]

Tornando al tavole delle trattative, Francesco Caio, l’amministratore delegato di Poste Italiane, dopo alterne esitazioni rende noto l’impegno del Gruppo – il secondo azionista di Alitalia, dopo l’istituto di credito Intesa, mentre Unicredit ne è il terzo - a investire sul piano Alitalia-Etihad se conformato a «criteri di mercato finanziari e industriali» tali da garantire un «ritorno» per la stessa azienda. Puntare su una newco libera è la strada da seguire, una scelta «imprescindibile» e di coerenza «anche con la privatizzazione di Poste».

Domenico Carelli

(Foto: corporate.alitalia.it)

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