Carceri: in istituto Catanzaro corso on line genitorialità
Cronaca Calabria Catanzaro

Carceri: in istituto Catanzaro corso on line genitorialità

venerdì 11 dicembre, 2020

Carceri: in istituto Catanzaro corso on line genitorialità. Direttrice, detenuto con figli studia e lavora non solo per se.
CATANZARO, 11 DIC - "Sta proseguendo on line nel 2020 il corso di genitorialità tenuto già in precedenza dalla psicologa Maria Teresa Villì, in collaborazione con l'associazione Universo Minori, presieduta dall'avvocato Rita Tulelli, realtà che da anni collabora con il nostro istituto con varie iniziative dedicate ai bambini figli di genitori detenuti".

Lo afferma la direttrice del carcere di Catanzaro Angela Paravati riferendo del tentativo quotidiano di ricordare il loro ruolo alle persone che sono genitori e che sono detenute nella Casa Circondariale di Siano. Anche perché, è scritto in una nota, una figlia o un figlio sono la migliore motivazione che si possa avere per intraprendere una strada diversa. "In questo momento - prosegue - è particolarmente dura soprattutto per i ristretti i cui figli risiedono in altre città: a causa dell'emergenza epidemiologica i colloqui visivi sono sospesi, vengono sostituiti con le videochiamate e la 'presenza' del genitore detenuto, per i figli minori, in questo 2020, è stata ancora di più 'a distanza'".

"Si cerca da sempre - è scritto in una nota . di tutelare il più possibile i rapporti familiari e affettivi delle persone ristrette nella Casa Circondariale: negli anni passati tanti sono stati i momenti di condivisione e i laboratori ricreativi organizzati in 'giornate speciali' dall'associazione Universo Minori. Il ruolo di genitore è una molla per andare avanti in tanti percorsi rieducativi attivi nella Casa Circondariale: nello studio, nella formazione professionale, nel lavoro".

"L'attività dell'associazione Universo Minori è specificamente volta a dare sostegno ai bambini figli di genitori detenuti, che si trovano a sopportare varie limitazioni nei rapporti familiari senza averne alcuna colpa" spiega il presidente Rita Tulelli. "Un detenuto che è genitore studia e lavora non solo per se stesso: lo fa anche per essere un padre migliore" conclude la direttrice Paravati.


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