Capotreno ferito a colpi di machete, l'aggressore: "Mi scuso, non ero in me"
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MILANO, 14 GIUGNO 2015 – “Mi dispiace per lui, mi scuso, ero in stato confusionale per l'alcol e volevo soltanto spaventarlo”: così ha dichiarato Josè Emilio Rosa Martinez, il ventenne responsabile dell’aggressione al capotreno Carlo Di Napoli avvenuta lo scorso giovedì. Secondo le parole del suo avvocato, questo è quanto il ragazzo avrebbe riferito anche durante il colloquio con il gip di Milano Gennaro Mastrangelo.
Al momento, ai due giovani salvadoregni è stato rinnovata la misura cautelare in carcere, mentre al terzo, che non sembrerebbe aver direttamente partecipato all’aggressione, non è stato convalidato il fermo. Quest’ultimo, secondo quanto riferito al gip, si sarebbe dichiarato estraneo ai fatti: “Io non c’entro niente con l'aggressione al capotreno, ha spiegato, “ avevo l'abbonamento, c’è stato un litigio tra noi e lui, ma io sono sceso e ho visto soltanto dopo che Martinez l’aveva colpito con il machete”. Secondo quanto riferito dallo stesso Martinez agli inquirenti, invece, il gesto di colpire il capotreno con il machete che teneva nei pantaloni sarebbe stato volto a difendere uno dei due restanti membri del clan che non possedeva il biglietto. [MORE]
Nel frattempo, le condizioni di Carlo Di Napoli, che ha subito un lungo e delicato intervento al braccio sinistro, restano stabili. Il team di medici che l’ha operato, però, ha precisato che occorrerà del tempo per valutare i progressi e i tempi della riabilitazione.
(foto: si24.it)
Sara Svolacchia