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Tre arresti domiciliari e una sospensione dell'attività lavorativa per quattro stranieri accusati di intermediazione illecita e sfruttamento. Aggrediti i braccianti africani che protestavano per le condizioni di sfruttamento.
A Cuneo, la polizia ha dato esecuzione a un'ordinanza di applicazione della misura cautelare emessa dal Gip di Asti su richiesta della locale Procura a carico di tre soggetti stranieri di nazionalità marocchina e macedone (misura degli arresti domiciliari) e albanese (divieto temporaneo di esercitare attività professionali) per i reati di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro e per violazioni alla normativa relativa al soggiorno degli stranieri sul territorio nazionale.
L'indagine della Squadra mobile della Questura di Cuneo è iniziata lo scorso anno a seguito di diverse segnalazioni da parte di associazioni preposte alla tutela dei diritti delle persone e dei lavoratori, nelle quali si evidenziava il presunto sfruttamento di braccianti agricoli, in gran parte di origine africana, impiegati nelle attività connesse alla coltivazione dei vigneti nel territorio delle Langhe. Nel corso dell’attività investigativa sarebbero stati accertati anche casi di violente aggressioni fisiche nei confronti dei lavoratori che protestavano per le condizioni di sfruttamento. Contestualmente all’esecuzione delle misure cautelari sono stati posti sotto sequestro preventivo un immobile e cinque veicoli, tra automobili e furgoni, tutti utilizzati dagli indagati per accompagnare i braccianti sui luoghi di lavoro.
Ulteriori dettagli dell’operazione saranno illustrati dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Asti e dal Questore di Cuneo nel corso della conferenza stampa che si terrà alle ore 10.30 in questura.