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NAPOLI, 30 SETTEMBRE 2011 - È durata poco la libertà per Carlo Incarnato, pregiudicato quarantaseienne, da molti considerato l’armiere dei Sarno negli anni d’oro del clan camorristico egemone nella periferia orientale di Napoli.
Incarnato aveva da poco finito di scontare una condanna a 5 anni per detenzione e porto abusivo di armi.
Ma dopo appena pochi mesi, quasi 8 per essere precisi, l’uomo ci è ricascato: i poliziotti del commissariato di Ponticelli hanno rinvenuto nella sua abitazione un miniarsenale, oltre a 3 grammi di cocaina.[MORE]
Evidentemente, uscito di prigione, l’Incarnato ha pensato bene di tornare a dispensare le sue “preziose” conoscenze sulle armi da fuoco.
Tuttavia tale sfrontatezza gli costerà una nuova condanna per il reato di porto e detenzione illegale di parti di armi e proiettili, che si va ad aggiungere stavolta a quello di detenzione al fine di spaccio di sostanza stupefacente e ricettazione, il tutto aggravato dalla recidività.
Maurizio Grimaldi