Camorra, Napoli: Indagato capo squadra mobile. Spunta anche il nome di Cannavaro
Cronaca Campania

Camorra, Napoli: Indagato capo squadra mobile. Spunta anche il nome di Cannavaro

giovedì 30 giugno, 2011

NAPOLI, 30 GIUGNO 2011 – Il capo della squadra mobile di Napoli, Vittorio Pisani, è indagato con l'accusa di favoreggiamento nei confronti dei titolari di un ristorante, nell'ambito dell'inchiesta della Dia nei confronti di affiliati al clan Lo Russo. Dopo il blitz della Dia che ha portato al sequestro di società e ristoranti in cui sarebbero stati reinvestiti proventi illeciti, Vittorio Pisani è anche destinatario della misura di divieto di dimora a Napoli.

Secondo le indagini, il capo della squadra mobile Vittorio Pisani avrebbe rilevato all'imprenditore Marco Iorio notizie importanti e riservate dell'inchiesta in corso permettendogli così di sottrarre beni al sequestro e depistare le indagini.[MORE]

Decisive ai fini dell'inchiesta sono state le dichiarazioni del pentito Lo Russo che afferma di avere avuto rapporti con Pisani dalla seconda metà degli anni '90. Lo Russo fu chiamato dal boss Paolo di Lauro per questioni legate alle guerre interne tra clan e di questa circostanza fu informato Pisani.

“Di tale circostanza io informai il dottor Pisani - racconta Lo Russo - in quanto questi era impegnato nella cattura di Paolo Di Lauro. In quell'occasione in cui ci siamo visti al ristorante, il dottor Pisani mi diede il suo recapito telefonico, dicendomi che potevo rivolgermi a lui se avessi avuto bisogno di qualcosa...trovai strana la circostanza e quella sera stessa lo chiamai da una cabina telefonica. Fui così che ci incontrammo e lui disse che era sua intenzione catturare latitanti dell'Alleanza di Secondigliano”.

Le indagini hanno riguardato una ingentissima attività di riciclaggio e di usura ed il reinvestimento di capitali illeciti in catene di ristoranti, pub e bar dislocati prevalentemente sul lungomare napoletano, con filiali a Caserta, Bologna, Genova, Torino e Varese.
Tra le società di ristorazione sequestrate c'è anche “Regina Margherita” che ha tra i propri soci Fabio Cannavaro.

Il giocatore, che al momento non è indagato, avrebbe fatto da prestanome all'imprenditore Marco Iorio, legato a gruppi dediti all'usura e a clan camorristici.
Marco Iorio, avrebbe impiegato nelle sue attività denaro del boss del quartiere Santa Lucia Mario Potenza e dei suoi figli, nonché due milioni di euro versati dall' ex capoclan Salvatore Lo Russo, oggi collaboratore di giustizia. I soldi, secondo gli investigatori, provenivano soprattutto dall'usura.

Il capo della Polizia, Antonio Manganelli, comunica nel frattempo piena solidarietà per il collega Pisani:
“Confermo stima e fiducia nel dottor Vittorio Pisani, che destinerò ad altro incarico per corrispondere alle determinazioni dell’autorità giudiziaria, nella quale ripongo altrettanta fiducia ed i cui provvedimenti, io personalmente e l’Istituzione che rappresento, rispettiamo incondizionatamente. In questo momento desidero mandare un abbraccio affettuoso alle donne e agli uomini della Squadra Mobile di Napoli che, a prezzo di enormi sacrifici personali e delle loro famiglie e pur in presenza di risorse umane e strutturali non sempre adeguate alle necessità, hanno ottenuto negli ultimi anni, proprio sotto la guida del dottor Pisani, risultati straordinari”.

 

Lidia Tagnesi


Autore
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